E così alla fine, a poche ore di distanza dalla scomparsa di Cossutta abbiamo perso anche Licio Gelli.
Quest’Italia pian piano perde davvero i pezzi.
Non è assolutamente mia intenzione paragonare o accomunare questi due personaggi.
Stavo solo riflettendo a voce alta su due pezzi di storia che se ne vanno.
Ho scoperto chi era Cossutta che ero molto piccolo.
Ho scoperto chi era Licio Gelli quand’ero già cosciente.
Nel senso: avevo appena capito quei due concetti di cui sentivo parlare spesso, destra e sinistra.
Piano piano iniziai a capire un bel po’ di cose grazie a questo Licio Gelli e alla sua opera di maggior successo, questa loggia P2 di cui i miei genitori non mi avevano mai detto niente.
Ci rimasi un po’ male perché c’erano in mezzo due musi che vedevo in tv praticamente tutti i giorni: il presidente del Milan e quello della camicia Dino Erre.
Iniziai anche a fare una testa così ai miei chiedendo ossessivamente a loro e a tutti come tutta quella gente potesse aver votato uno che era parte di questa loggia massonica retta da uno che aveva provato a fare quel famoso golpe del ’70.
I miei genitori e tutti gli altri adulti non sapevano darmi spiegazioni ma io continuavo a martellarmi la testa su questa cosa.
E continuavo a martellare anche la loro.
Insomma, nel 1981 loro c’erano e stupidamente – ma neanche troppo – pensavo mi dovessero delle spiegazioni.
E’ passato un sacco di tempo, adesso vado per i 30, continuo a martellarmi la testa, so tutto quello che c’è da sapere ma qualcosa ancora mi sfugge.
L’unica spiegazione razionale (e forse eccessivamente rassicurante) che riesco a darmi è: in fondo è la stessa cosa che è successa in Cile e in fondo siamo stati un pelino più fortunati del Cile.
Poi continuo a ravanare come un pazzo su tutti i casini in cui è stato coinvolto il vecchio Licio e non posso fare a meno di interrogarmi sul concetto di “fortuna”.
Piazza Fontana, Golpe Borghese, Strage di Bologna e depistaggio delle indagini (powered by LG) e via.
Chiamala fortuna.
È un gran bel casino e forse è stato ed è tuttora un esperimento.
Boh.
Speriamo almeno che sia morto per davvero.
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Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3
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