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Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 05-04-2019.
Dalla buona terra alla buona tavola. Il passo può essere breve. Bastano soltanto la voglia di mettersi in gioco, le buone idee e la conduzione familiare di un’azienda che ha deciso di puntare sulla qualità anziché sulla produzione su vasta scala. E’ questo anche il segreto dell’azienda agricola di Elena Malavasi, situata a Burana, nei pressi della zona conosciuta come la “Rangona”. Dalla quale prende il nome il brand che viene posto come sigillo sulla giardiniera, sulla mostarda e cipolline in agrodolce che qui vengono prodotte, lavorate e confezionate, per essere poi vendute al pubblico. Nell’anno definito “dell’Agricoltura”, il sindaco Fabio Bergamini ha voluto visitare questa realtà agricola, che coltiva e trasforma i prodotti della terra, effettuando vendita diretta. «Il nostro obiettivo – ha detto il sindaco, parlando delle varie misure introdotte quest’anno in ambito agricolo – è quello di creare una rete tra tutte le piccole eccellenze, che scelgono la strada del gusto, della vendita dei prodotti a chilometro zero, creando la possibilità di un indotto locale». L’azienda agricola Malavasi è portata avanti da Elena, assieme al fratello Guido, alla mamma Eva Galliera e a zia Daniela Galliera. L’azienda ha aperto i battenti nel 2015 e, progressivamente, si sta spostando dalla vendita unicamente di prodotti freschi di stagione a quella di lavorati confezionati, che sono disponibili tutto l’anno. Tra i clienti anche attività ristorative di Cesena e altre che hanno apprezzato le virtù della produzione artigianale-casalinga anche ad una recente fiera internazionale sul gusto, svoltasi in Germani. Il prossimo 14 aprile, durante il Mercato itinerante dei sapori, che si svolgerà contestualmente al mercatino del riuso di Stellata, anche l’azienda Malavasi presenterà i suoi prodotti in un banchetto. Ma l’obiettivo dell’Amministrazione è un altro: «L’apertura di una Casa delle Deco – dice Bergamini – in cui promuovere i nostri prodotti e la cultura enogastronomica del territorio».

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