Da: Organizzatori
Uno studio sulle realtà imprenditoriali italiane e sul loro rapporto con la digitalizzazione. E’ quello che sta conducendo Marco Dini, Funzionario della Divisione Produzione, Produttività e Management della Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi delle Nazioni Unite (sede di Santiago del Cile), che accompagnato da Federico Frattini, delegato Unife ai Rapporti con l’Impresa del Dipartimento di Economia e Management Unife, ha fatto visita alla Hema – Sefra di Sant’Agostino. L’azienda, presieduta da Stefano Tolomelli, si è recentemente fusa con partner tedeschi (Hema) ed occupa un posto di rilievo nel mercato italiano (soffietti e dispositivi di protezione per macchine utensili). Proprio in virtù di questa doppia anima, che le ha consentito di andare oltre l’internazionalizzazione, è stata ritenuta da Dini e Frattini d’interesse per un sopralluogo. Tra i temi affrontati da Dini, Frattini e Tolomelli, l’integrazione dei processi produttivi, «che stiamo attuando ed entreranno a regime entro l’anno prossimo» e amministrativi, «il vero grande scoglio – ha sottolineato Tolomelli – , perché in Europa vigono in materia regole diverse». Poi, il nodo costo del lavoro, «in Italia eccessivo. Se fosse più basso – la chiosa – allargheremmo la pianta organica, introducendo nuove figure. Questo è il grande problema, la mancanza di flessibilità, anche e soprattutto nella prospettiva della digitalizzazione, intesa come informatizzazione dei processi produttivi». Soddisfatto Giuseppe Vancini, segretario generale Confartigianato, presente all’incontro, che ha colto l’occasione per ribadire che è la piccola e media impresa il cuore dell’economia.
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