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Violenza di genere: l’Assemblea Legislativa indica lo stanziamento di 2 milioni per il reddito di libertà e le case rifugio

Articolo pubblicato il 16 Dicembre 2021, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Marcella Zappaterra (Capogruppo Pd): “Nel Bilancio della Regione fondi per azioni di prevenzione e contrasto, per sostenere le donne vittime di violenza”

La prossima settimana in Assemblea Legislativa discuteremo e approveremo il Bilancio 2022 della Regione. Una manovra imponente, da 12,8 miliardi di euro, nel quale trovano uno spazio che reputo da protagonista le misure a contrasto della violenza di genere.
Stanziamo infatti 2 milioni di euro extra per il reddito di libertà e le strutture impiegate per la protezione delle vittime. In particolare, per il reddito di libertà, garantiamo un milione grazie a un emendamento sottoscritto da tutti i gruppi politici. Si tratta di una misura che consente alle vittime di sostentarsi sul piano economico e lavorativo. Uno dei motivi, infatti, che limita la donna ad allontanarsi da una relazione violenta, è proprio la mancata emancipazione finanziaria, organizzativa, abitativa.
L’Assemblea straordinaria dedicata ai femminicidi e alla violenza sulle donne, riunita lunedì 13 dicembre, non è stata solo motivo di riflessione. Unitariamente, infatti, il Consiglio regionale ha indicato priorità e azioni contro una violenza che è fisica, sessuale, psicologica, economica. E che va prevenuta e contrastata con un impegno corale e politiche che spaziano tra il rafforzamento della donna nella società, nel lavoro, nell’economia fino alla protezione di chi si allontana da una relazione violenta che, spesso e ricordiamolo, colpisce anche i minori della famiglia.
Per questo sono orgogliosa del lavoro che in Regione ha coinvolto il Partito Democratico, tutti i gruppi di maggioranza e di opposizione per decidere insieme di stanziare risorse così rilevanti per il reddito di libertà e la rete delle case rifugio.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani