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Da: Agenzia Stampa regione Emilia-Romagna

Violenza alle donne. Sentenza della Corte d’appello di Bologna, l’assessore Petitti: “Gelosia non può essere attenuante, non torniamo indietro alla cultura del delitto d’onore”
Depositata la sentenza che lo scorso novembre ha dimezzato la pena nei confronti dell’operaio reo confesso che nel 2016, nel Riminese, strangolò la donna con cui aveva una relazione
Bologna – “Senza dubbio le sentenze si rispettano, e aspetto di leggere le motivazioni che hanno portato la Corte d’appello di Bologna alla decisione di dimezzare la pena ad un uomo reo confesso per l’omicidio della propria compagna. Se, come riporta la stampa, la motivazione della riduzione di pena risiedesse davvero nella presunta ‘tempesta emotiva dovuta alla gelosia’, tale da influire sulla responsabilità penale dell’uomo, faremmo un salto indietro di qualche decennio verso la cultura del delitto d’onore”. Così commenta l’assessore regionale alle Pari opportunità, Emma Petitti, alla notizia di stampa sulla sentenza depositata dalla Corte di appello di Bologna, che lo scorso novembre ha dimezzato la pena nei confronti dell’operaio reo confesso che del 2016, nel Riminese, strangolò la donna con cui aveva una relazione.
“Ripeto, voglio leggere personalmente la sentenza- aggiunge Petitti-. Ma in un Paese dove purtroppo i femminicidi sono all’ordine del giorno non possiamo permetterci mai in alcun modo di sottovalutare la violenza alle donne, soprattutto quella omicida. E la gelosia non può essere una attenuante”. /BM

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