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Irene (Margherita Buy) è una donna di successo, bella, poliglotta, colta, senza figli né famiglia, libera, che ha superato i quarant’anni e svolge un lavoro insolito, divertente e coinvolgente: è “l’ospite a sorpresa” degli hotel di lusso a cinque stelle, invitato in incognito per verificare che gli standard di qualità presentati ai clienti corrispondano alla realtà, in poche parole che il prezzo elevato (spesso elevatissimo) richiesto sia in qualche modo giustificato.

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La locandina del film

Per questo, gira il mondo con il suo bel taccuino prezioso, preciso-pignolo-spietato-ma onesto, controllando ogni cosa con meticolosa e maniacale attenzione. Redige le sue relazioni finali con severità e solo alla fine del soggiorno rivela la sua vera identità, con immancabile grande sorpresa e costernazione del direttore dell’albergo del momento e dei suoi collaboratori. Tutto affascinante e interessante, salvo che quando Irene rientra a casa è sola, immancabilmente e sempre molto sola. Supplisce alla mancanza di affetto e di maternità con le nipotine, figlie della sorella Silvia, ha un ex fidanzato, Andrea (Stefano Accorsi), come grande amico con cui è rimasta in sintonia e con il quale trascorre qualche momento piacevole, senza implicazioni e complicazioni di alcun genere.

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Irene, nella camera di un hotel di lusso

A seguito di un fortuito incontro con l’antropologa Kate Sherman (Lesley Manville), che muore improvvisamente nell’hotel di cui lei è “ospite a sorpresa”, Irene inizierà a chiedersi se, pur conscia di essere una privilegiata, la sua possa definirsi realmente felicità, in un mondo in cui una donna di quarant’anni, single, non può sentirsi del tutto realizzata se non ha né figli né una relazione stabile e duratura. Ecco allora angoscia, ansia e paura. Lei, come Kate, è una donna saggia, agiata, ma sola. La conclusione è quella che la felicità non esiste, che essa è semplicemente un compromesso, una rinuncia inevitabile a qualcosa. Sceneggiatura (curata anche da Francesca Marciano e Ivan Cotroneo), montaggio e regia sono di ottimo livello. E poi incantano le location scelte, da un affascinante e colorato Marocco fino alle terme della Toscana, da Parigi alla Puglia, a Berlino. Gli alberghi sono veri e bellissimi. Divertente e autentico.

Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi, con Margherita Buy, Stefano Accorsi, Fabrizia Sacchi, Gianmarco Tognazzi, Alessia Barela, Lesley Manville, Carolina Signore, Diletta Gradia, Italia, 2001, 85 mn.

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it