Viaggiare per acqua in Età Romana tra le terre del Po, prosegue l’anno accademico dell’U.T.E.F.
Tempo di lettura: 2 minuti
da: ufficio stampa Comune di Comacchio
Prosegue a Palazzo Bellini l’Anno Accademico 2015/2016 dell’Università per l’Educazione Permanente (U.T.E.F.) con il corso “Viaggiare per acqua in Età Romana tra le terre del Po”, coordinato dall’archeologo Marco Bruni. Domani, mercoledì 25 novembre, alle ore 15.30 nella Sala Polivalente “San Pietro”, lo stesso archeologo terrà una lezione sul tema “I Romani nelle terre del delta Padano – l’entroterra”. L’U.T.E.F., a richiesta degli studenti, rilascia all’atto dell’iscrizione, un libretto di frequenza e, solo dopo il superamento dei 7/10 delle lezioni, rilascerà l’attestato di frequenza. Lo studente dovrà frequentare le lezioni sempre con la tessera U.T.E.F. 2015/2016. Per informazioni ed iscrizioni è necessario contattare la segreteria della sezione U.T.E.F. di Comacchio, che ha sede presso la Biblioteca “L. A. Muratori” (Palazzo Bellini) ed è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12 (tel. 0533/3152882). Il corso che prende il via domani si prefigge l’obiettivo di illustrare la plausibile organizzazione del territorio deltizio padano in età romana relativamente a infrastrutture viarie di terra e d’acqua. Durante il corso saranno illustrate le evidenze archeologiche di età romana, che insistono nel territorio dei Comuni di Comacchio e Argenta, in particolar modo lungo il cosiddetto Argine Agosta, presumibilmente corrispondente all’antica Fossa Augusta, canale artificiale navigabile di età augustea. Altresì saranno presentati i rinvenimenti legati alla navigazione interna, come quello che si è ritenuto essere un faro in località Baro Zavelea e le imbarcazioni venute alla luce nella località Valle Ponti e Motta della Girata. Mercoledì 2 dicembre alle ore 15.30 il corso proseguirà con l’archeologo Mario Cesarano che, sempre alle ore 15.30, terrà una lezione dal titolo “I Romani nelle terre del Delta Padano.”

Sostieni periscopio!
COMUNE DI COMACCHIO
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani