Vertuani (confagricoltura):prezzi all’origine in calo, mentre le catene di distribuzione “giocano” con i prezzi
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Da: Ufficio Stampa Confagricoltura Ferrara
“Il costo del carrello della spesa è aumentato del 2,8% a maggio 2020 in confronto allo stesso mese del 2019, e del 2,7% a giugno 2020, ma i prezzi all’origine sono diminuiti rispettivamente del 3,5% e dell’1,7% nello stesso periodo. I prezzi dei prodotti alimentari offerti al consumatore aumentano (anche a luglio l’incremento rispetto allo stesso mese del 2019 è dell’1,5%), mentre diminuiscono quelli riconosciuti agli agricoltori; questo disequilibrio grava sulle tasche degli italiani, siano essi consumatori o produttori”. E’ quanto sottolinea Gianluca Vertuani, Presidente di Confagricoltura Ferrara, che prosegue. “Ma c’è anche il rovescio della medaglia, e mi riferisco ad alcune promozioni di questi giorni, proposte da discount che mettono in commercio frutta italiana a un centesimo al chilogrammo, procurando un danno economico e di immagine al comparto agricolo, che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy. La competizione a colpi di promozioni a prezzi bassissimi distrugge il mercato e, nel caso dell’ortofrutta, massacra i produttori perché le catene vedono erodersi la loro marginalità e scaricano le perdite sui prezzi pagati ai produttori. Il dumping sui prezzi, è bene che i consumatori lo sappiano, affama i produttori! Giorno dopo giorno assistiamo ad una concorrenza spietata tra catene di distribuzione e ad un proliferare di punti vendita, soprattutto nelle grandi città, dove i piccoli dettaglianti, spesso etnici, fanno promozione a modo loro, praticando prezzi stracciati su molti dei loro prodotti e senza curare troppo la qualità della propria merce, andando a deturpare l’immagine della nostra ortofrutta agli occhi dei consumatori. Poi – continua Vertuani – c’è troppo prodotto straniero sugli scaffali. Anche qui è ora di finirla con le ipocrisie ed i falsi moralismi; si parla tanto di made in Italy, di preservazione dell’ambiente, di rispetto delle regole, che nel nostro Paese si fanno sempre più stringenti, e poi si importano dall’estero quei prodotti che noi stessi produciamo ma che, guarda caso, vengono proposti alla vendita a costi inferiori; ed allora è lecito chiedersi come tutto ciò sia possibile e se quelle regole siano esistenti e severamente applicate anche in quei Paesi. La nostra agricoltura – conclude il Presidente di Confagricoltura Ferrara – è sinonimo di qualità e sicurezza alimentare, per preservarla occorre trovare un equilibrio che riconosca una giusta remunerazione per gli agricoltori e garantisca il giusto prezzo ai consumatori che scelgono la qualità italiana”.
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