da: ufficio stampa A.N.B.I.
SARDEGNA – IN GALLURA CRISI IDRICA, SENZA PRECEDENTI
I valori, registrati nel bacino del Liscia durante l’inverno appena trascorso, descrivono una crisi idrica senza precedenti e che neanche le ultime precipitazioni sono state capaci di attenuare: dai 37 milioni di metri cubi d’acqua presenti in Gennaio all’interno della diga del Liscia si è passati agli attuali 56 milioni; un quadro generale sconfortante, se si considera che per il territorio gallurese sono necessari 30 milioni di metri cubi d’acqua l’anno per l’uso civico e 25 milioni per quello irriguo. I valori attuali non permettono altresì di o! ffrire un servizio ottimale e per questo il Consorzio di bonifica Gallura (con sede ad Arzachena, in provincia di Oristano) è stato costretto a rimodulare la programmazione della stagione irrigua. Il problema principale, che caratterizza il territorio gallurese, è la presenza di un solo bacino di raccolta: la diga del Liscia, finita di costruire nel 1962, non è più in grado di soddisfare il fabbisogno di una popolazione in costante aumento e le prospettive reali di una diminuzione di acqua piovana non consentono una programmazione a lungo termine.
L’unica soluzione per placare la sete d’acqua della Gallura e per assicurare una pianificazione nella gestione, nonchè distribuzione della risorsa idrica, è quella di realizzare, a valle, opere di captazione dell’acqua. Su questo punto, l’ente consortile ha trovato il pieno supporto delle istituzioni locali e delle Organizzazioni Professionali Agricole, che da anni si rivolgono alla Regione Sardegna, chiedendo una maggiore attenzione verso i problemi del Nord-Est dell’Isola. Gli incontri si sono intensificati negli ultimi mesi ed è emersa la volontà comune di “effettuare al più presto tutti gli interventi necessari per poter garantire la distribuzione della risorsa idrica sia per gli usi civili sia per gli usi agricoli”. Oltre al confronto serrato con le associazioni di categoria e con il mondo politico locale, l’ente consorziale ha iniziato a dialogare con altri 2 importanti rappresentanti del territorio: il Prefetto di Sassari ed il Tavolo Associazioni Gallura (Tag).
Il lavoro, svolto sui diversi tavoli, ha consentito di ricevere, da parte della cabina di regia istituita appositamente della Regione Sardegna, valutazioni positive sulle tante proposte avanzate. Per salvare il comparto agricolo e zootecnico del Nord-Est della Sardegna, da sempre eccellenza nel panorama nazionale, occorre però intervenire con la massima celerità; nei primi mesi del 2016, invece, si è persa l’ennesima occasione per raccogliere l’acqua a valle, garantendo la risorsa idrica per l’agro gallurese nella prossima stagione estiva.
FRIULI-VENEZIA GIULIA – PRONTE LE REGOLE PER RESTITUIRE L’ENTE AI CONSORZIATI
Due delibere commissariali hanno dato l’avvio al procedimento elettorale per la nomina del nuovo presidente del Consorzio di bonifica Cellina Meduna (con sede a Pordenone), rappresentando l’inizio della fine della fase di commissariamento. Con tali atti si punta a rendere le procedure di elezione più semplici e snelle; il principale obbiettivo è quello di ottenere una maggiore partecipazione elettorale.
Le delibere approvate determinano le nuove fasce di contribuenza, in base alle quali si regolerà il voto e la ripartizione degli eletti: nella prima fascia rientrano coloro, che versano un contributo annuo fino a 377 euro; la seconda fascia viene determinata da una contribuenza annua compresa tra i 377 euro e i 2391 euro; nella terza fascia rientrano coloro, che versano un contributo annuo superiore ai 2391 euro.
VENETO – TURNAZIONI IRRIGUE SUL TELEFONINO
Il Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova) ha predisposto una nuova applicazione per smartphone, denominata “Ruolo irriguo Consorzio Brenta”, che consente, dopo avere inserito il proprio codice fiscale, di ricevere sul telefonino i turni irrigui assegnati; grazie a tale applicazione, che può essere scaricata da “Google Play Store”, sarà visualizzata anche ogni novità sul servizio d’irrigazione.
Al contempo, l’ente consortile ha ricordato sia l’importanza della manutenzione delle canalette private, affinché i proprietari a valle possano usufruire pienamente del servizio irriguo, sia la necessità di mantenere le fasce di rispetto lungo i canali consortili per consentirne un’efficace manutenzione con i mezzi meccanici.
MARCHE – COMPLETATI SAGGI ARCHEOLOGICI
Si sono conclusi i saggi archeologici per il progetto di ampliamento dell’irrigazione nella Valle del Fiumicello (affluente del fiume Musone) interessante i comuni di Osimo, Filottrano, Montefano e Cingoli. I risultati dello scavo, con la documentazione archeostratigrafica, saranno ora trasmessi alla Soprintendenza delle Marche per il nullaosta a conclusione del procedimento di screening in corso presso la Regione Marche.
Il Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) sta sostenendo un impegno progettuale e finanziario notevole per l’estensione dell’irrigazione nella valle del Fiumicello: la procedura di screening presso la Regione Marche, oltre al deposito di 270 elaborati progettuali, ha infatti richiesto istruttorie e verifiche di ogni genere (ambientali, acustiche ecc.) senza che ad oggi si abbia alcuna certezza sui finanziamenti.
“Purtroppo in Italia – ha affermato l’ente consortile in una nota – gli iter autorizzativi possono durare mesi o addirittura anni mentre, in caso di finanziamento, il progetto deve essere cantierabile in 30 giorni. La nostra speranza è che l’impegno, anche economico, profuso in via preventiva dall’ente consorziale possa essere ripagato con l’assegnazione di finanziamenti utili al settore agricolo ed alla collettività”.
EMILIA-ROMAGNA – REPLICA E CHECK GIORNALISTICO SU FATTI, IMPORTI E CRONOLOGIA
“Il comune di Ferriere è il più esteso della provincia e tra i primi in Italia; le sue criticità idrauliche, dovute alle emergenze climatiche, ma anche alla geomorfologia del territorio, sono continue. Voglio testimoniare direttamente che il Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città) è intervenuto con estrema puntualità e grande professionalità sia nei momenti di difficoltà estrema come le gravi alluvioni dell’ultimo anno che in periodi più normali, contribuendo in modo decisivo alla messa in sicurezza del comprensorio.
Le chiacchiere e le polemiche sterili non servono a nulla qua c’è solo bisogno di rimboccarsi le maniche e collaborare in modo coordinato per dedicarsi alle quotidiane avversità che sono numerose e che se non saranno affrontate, soprattutto in montagna, si rifletteranno, causando danni ingenti a valle. La strada Cassimoreno lunga 5 chilometri ha più punti nevralgici e la cura deve essere costante, ma l’ente consortile sta intervenendo anche a Rocca, strada Centenario, nei canali di Pareto e Brugneto, nonchè sulle tombinature; noi siamo pienamente soddisfatti del suo operato”. A parlare così è stato Giovanni Malchiodi, Sindaco di Ferriere, intervenendo in merito alle polemiche sui lavori di ripristino della strada San Gregorio – Cassimoreno –Roffi.
VENETO – ACQUE REGOLARI, TERRITORIO PIU’ SICURO
Un intervento per migliorare la sicurezza idraulica del territorio: questo il senso dei lavori conclusi dal Consorzio di bonifica Veronese (con sede nel capoluogo scaligero) in comune di Povegliano Veronese, lungo il canale Raccoglitore sulla Fossa Calfura. L’intervento ha comportato la demolizione della botte a sifone sul canale Raccoglitore e la successiva realizzazione di un nuovo sifone sulla fossa di risorgiva.
Ora l’acqua può scorrere liberamente, essendo stato eliminato un manufatto, che risultava ormai inadeguato e comportava rischi per le zone circostanti, soprattutto a causa dell’importante sviluppo della rete irrigua e delle mutate condizioni meteorologiche.
Terminata la prima parte dei lavori, l’intervento avrà pieno compimento con il ripristino ambientale dell’area, attraverso la plantumazione di piante tipiche della zona e che verrà effettuato nel corso del prossimo autunno per permetterne il miglior attecchimento. I lavori eseguiti sulla fossa Calfura si inseriscono nell’ambito del progetto di sistemazione dell’intero canale Raccoglitore, finalizzati a rendere tale collettore idoneo ad accogliere i picchi di piena del fiume Tione dei Monti, mettendoin sicurezza idraulica gli abitati della bassa pianura veronese nei pressi del fiume Tartaro.
TORNA L’APPUNTAMENTO CON LE “CATTEDRALI DELL’ACQUA”
Si terrà dal 23 al 30 Aprile l’edizione 2016 della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, promossa dall’ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue); l’anticipo rispetto al consueto periodo della terza settimana di Maggio è per evitare la concomitanza con la tornata elettorale amministrativa.
L’edizione di quest’anno, che gode del significativo cofinanziamento della Commissione Europea, ha per tema “Dall’Europa, energie per la crescita e la bellezza dei territori italiani” e si avvarrà del tradizionale “cartellone” di appuntamenti mirati a promuovere l’attività dei Consorzi di bonifica attraverso l’organizzazione di momenti di incontro che, accanto all’ufficialità di convegni, mostre ed inaugurazioni, privilegino un approccio informale verso l’opinione pubblica: si andrà quindi dalle visite guidate alle opere idrauliche alle passeggiate ecologiche, dalle biciclettate ai “concerti sull’acqua”, dai contest fotografici alla simulazione di interventi di emergenza idrogeologica.
Articolate per regione, le proposte avranno, come tradizione, due momenti unificanti: le fasi finali dei tanti concorsi scolastici banditi sul territorio e l’apertura, nel fine settimana, delle “cattedrali dell’acqua”, i grandi impianti idraulici, deputati alla salvaguardia idrogeologica ed alla distribuzione della risorsa idrica per irrigazione.
“Anche quest’anno – commenta Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – i Consorzi di bonifica si riconoscono in un momento unificante, quale la Settimana, per mettere a sistema le attività svolte quotidianamente a servizio delle comunità. Lungo tutta la Penisola saranno centinaia gli appuntamenti per fare conoscere una realtà, di cui il Paese può andare fiero, esempio di autogoverno del territorio e di sussidiarietà nel nome di un interesse comune quale la migliore gestione delle acque di superficie, che devono essere madri e non matrigne del nostro esistere.”
LOMBARDIA – “L’ACQUA CHE FA” E’ UN BENE COMUNE
Si è tenuto ad Inveruno, nel contesto delle iniziative previste in occasione dell’Antica Fiera dell’Angelo, un incontro pubblico sul tema “Acqua bene comune”. Partendo dalla mostra consortile “Acquachefà”, in prestito al Comune anche per l’evento “Floribunda – Collezionisti di fiori nel Parco”, il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha illustrato la complessità gestionale della rete idrica consorziale, ribadendo la capacità dell’ente di autosostenersi, apportando grandi benefici all’intera collettività grazie ai mille volti di un’acqua ormai multifunzionale.
Nella seconda parte della serata, l’azienda CAP Holding SpA ha presentato il progetto #AcquaScuola (uno dei 21 impegni di sostenibilità del programma Cap 21, che l’azienda ha avviato per raccogliere la sfida gettata dal cambiamento climatico), pensato per incentivare l’uso dell’acqua di rete nelle mense scolastiche del territorio della Città Metropolitana di Milano. Il confronto ha quindi rappresentato l’opportunità di far conoscere 2 realtà attive nella gestione dell’acqua (“ETVilloresi” e “Cap Holding”) e già in stretta collaborazione grazie ad un accordo quadro per lo sviluppo di tecniche di progettazione innovativa nel governo del reticolo idrico anche per quanto riguarda la regolazione dei deflussi meteorici ed il controllo dei livelli di falda.
EMILIA-ROMAGNA – AQUA FONS VITAE
Promossa dall’Amministrazione Comunale di San Lazzaro e dalla Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna, la mostra “Aqua fons vitae” utilizza il materiale rinvenuto in un locale pozzo romano come punto di partenza per affrontare il tema dello sfruttamento delle risorse idriche e della gestione delle acque dall’epoca romana alla modernità. Il ritrovamento e la successiva esplorazione di un pozzo per la captazione delle acque, effettuata dai sub del Gruppo Ravennate Archeologico, ha consentito il recupero di numerosi reperti vascolari, metallici e lignei, che hanno aggiunto un inaspettato tassello storico al primo nucleo abitativo della città. Snodata attorno al tema delle acque, la mostra coinvolge anche Istituzioni dedite alla valorizzazione del patrimonio culturale regiona! le (Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna) ed altri enti preposti al governo delle acque (Consorzio di bonifica Renana, con sede a Bologna). Nello specifico, la sezione materiali e video dell’ente consortile è dedicata all’inquadramento storico e geografico del sistema delle acque di superficie nel bacino del Reno. L’esposizione è aperta al pubblico fino al 29 Maggio p.v. nella Sala di Città del Comune di San Lazzaro di Savena.
TOSCANA – INFORMARE I CONSORZIATI
In vista del recapito degli avvisi di pagamento relativi ai contributi di Bonifica per l’anno 2015, il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) ha elaborato un ricco materiale comunicativo, per la cui diffusione si è chiesta la collaborazioni delle Amministrazioni Comunale del comprensorio consortile; in particolare sono stati preparati: un comunicato stampa, nonchè una guida ed un manifesto 70×100 sulle informazioni essenziali per l’esercizio 2015.
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