da: ufficio stampa A.N.B.I.
POSITIVO INCONTRO DEL MINISTRO MARTINA CON I VERTICI ANBI
La necessità di sviluppare ogni iniziativa atta all’accelerazione dell’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale, in particolare per il riavvio del Piano Irriguo Nazionale, è stata esternata dal Presidente, Francesco Vincenzi e dal Direttore Generale ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue), Massimo Gargano, nel corso dell’incontro avuto a Roma con il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina.
Nel corso del colloquio è stata anche sottolineata la necessità di grande attenzione verso il Mezzogiorno così come presente nello spirito del masterplan, annunciato dal Governo e di cui è necessaria l’urgente determinazione.
“E’ stato un confronto positivo, perché abbiamo trovato grande attenzione da parte del Ministro, con il cui dicastero abbiamo un’interlocuzione costante a servizio del territorio, dell’agricoltura e del made in Italy agroalimentare – ha commentato il Presidente ANBI, Vincenzi – A fine Febbraio ricorderemo a Firenze i 50 anni dell’alluvione con una due giorni dedicata all’acqua, come motore della green economy; contiamo ci possa essere anche il Ministro per ragionare assieme sul futuro di una risorsa determinante non solo per la vita, ma come fulcro economico per un nuovo modello di sviluppo del nostro Paese.”
LOMBARDIA – CRESCE L’ALLARME SICCITA’
“Poca la neve sull’arco alpino e assenza di precipitazioni prolungate determinano l’abbassamento delle falde; il rischio è di trovarsi in una condizione di emergenza idrica già tra pochi mesi.” Questo l’allarme rilanciato dal Consorzio di bonifica Territori del Mincio (con sede a Mantova), che per questo, sul territorio, ha organizzato una serie di incontri con i consorziati per illustrare la situazione assieme al Bilancio di Previsione 2016; titolo: “Siccità: quale stagione irrigua ci aspetta?”. Le riserve idriche in Lombardia sono costituite principalmente da 5 grandi bacini (Lago Maggiore, Lago! di Como, Lago d’Idro, Lago di Garda e Lago d’Iseo) e dalle dighe (invasi artificiali a monte dei suddetti laghi) e in parte, nella stagione primaverile/estiva, dall’apporto d’acqua di scioglimento del manto nevoso montano: così è per l’acqua, che giunge nel mantovano. Purtroppo le informazioni e i dati disponibili vedono il Nord Italia affrontare una fase di siccità autunnale/invernale, che perdura ormai da diversi mesi: così vanno prosciugandosi le riserve idriche. L’ente consortile ha così condiviso l’appello lanciato a tutti soggetti interessati per condividere obbiettivi, modi ed azioni contro le criticità prima dell’arrivo della primavera, quando l’acqua sarà essenziale per l’avvio delle produzioni agricole.
MARCHE – OTTIMIZZATA L’EFFICIENZA DELL’IMPIANTO IRRIGUO NELLA VALLE DEL TENNA: INVESTITI OLTRE 8 MILIONI
VINCENZI: “E’ LA NOSTRA CULTURA DEL FARE. PER QUESTO CHIEDIAMO IL RIAVVIO DEL PIANO IRRIGUO”
“La conclusione dei lavori di ammodernamento dell’impianto irriguo nella Valle del Tenna, nelle Marche, avvalora la nostra richiesta, ribadita recentemente al Ministro, Maurizio Martina, di riavvio del Piano Irriguo Nazionale: questa è la nostra cultura del fare!”
Ha salutato così Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), l’opera realizzata dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) che, a soli due mesi dal completamento della condotta in acciaio (lunga oltre 6 chilometri) nella valle dell’Aso, porta a termine un nuovo progetto strategico con un’ulteriore condotta in pressione di altri 6 chilometri, collegata ad una vasca capace di contenere 50.000 metri cubi d’acqua (fondi P.S.R. .2007/2013): si è passati così dalla modalità “a scorrimento” alla distribuzione “in pressione”, dove la risorsa idrica viene convogliata in tubazioni interrate, ottimizzando il servizio irriguo.
Le opere realizzate interessano i comuni di Falerone, Montegiorgio, Fermo, Magliano di Tenna, Belmonte Piceno e Grottazzolina. Tra i manufatti progettati domina proprio la vasca di regolazione e compenso (in territorio di Falerone) su una superficie di circa 12.000 metri quadri; il manufatto funge da serbatoio ed è in grado di garantire, nel caso di interruzione dell’approvvigionamento idrico, un’autonomia nella distribuzione di acqua pari a circa 8 ore di consumo in un giorno di punta. Singolare è l’attraversamento aereo del fiume Tenna, compiuto dall’acquedotto irriguo prima di “dissetare” la campagna di Belmonte Piceno.
“Senza disponibilità d’acqua non c’è agricoltura di qualità – ha ricordato il Presidente ANBI – e l’84% del made in Italy agroalimentare dipende proprio dalla possibilità d’irrigazione. Ricordarlo è quantomai importante alla vigilia di un periodo cruciale per l’attività nei campi e che, soprattutto nel Nord Italia, si preannuncia siccitoso.”
Il costo complessivo dell’intervento ora concluso è stato pari a 8.351.270 euro. Il Consorzio di bonifica Marche sta preparando un ulteriore lotto, che permetterà di alimentare la bassa valle del Tenna e parte della vallata dell’Ete Vivo.
PUGLIA – IN DIFESA DELL’ADRIATICO E DELLE ISOLE TREMITI
A Foggia si sono riuniti in seduta congiunta i Consorzi di bonifica della provincia dauna (“Capitanata” e “Montana del Gargano”, entrambi con sede nella città capoluogo) e le Organizzazioni Professionali Agricole per affermare contrarietà alla ricerca di petrolio nel mare Adriatico a 12 miglia dalle isole Tremiti, autorizzata dal Ministero per lo Sviluppo Economico; una superficie di kmq. 373,70 , un vero paradiso ambientale, ricco di biodiversità marina, verrebbe gravemente compromesso per le ricerche di idrocarburi, finalizzate ad una modesta estrazione di greggio. All’unisono i presenti hanno sostenuto la necessità di valorizzare tesori ambientali, tutelare l’economia della pesca, dell’agrico! ltura e del turismo, messa a rischio da tecniche invasive e distruttive di ricerca.
Pertanto hanno reso noto di unirsi alla richiesta delle altre Istituzioni, affinché venga revocata l’autorizzazione di ricerca di idrocarburi a largo delle Tremiti e si riconsideri tutta la materia sulla base di una ragionata e condivisa pianificazione.
EMILIA-ROMAGNA – A NORD DELLA VIA EMILIA
La siccità attuale non mette al sicuro dal rischio di piogge primaverili, sempre più concentrate ed imprevedibili: le cosiddette “bombe d’acqua”, che accompagnano i cambiamenti climatici in atto. Per questo, l’opera di prevenzione del rischio alluvionale non può rallentare: in quest’ottica stanno partendo i lavori di completamento della Cassa di Trifolce (cassa di espansione a valenza idraulica sovracomunale, necessaria cioè alla sicurezza degli abitati di Castel Guelfo, Castel San Pietro e Medicina) e di riqualificazione di un tratto del Canale di Medicina. Si tratta di opere connesse alla realizzazione dell’Area produttiva ecologicamente attrezzata ! (APEA) del polo industriale San Carlo: infatti, ad ogni trasformazione urbanistica sono collegati interventi necessari a garantire l’invarianza idraulica, cioè il mantenimento delle stesse condizioni di sicurezza preesistenti alla sua realizzazione. I lavori di riqualificazione idraulica del Canale di Medicina si concentreranno nei punti attualmente critici per il deflusso delle acque: sono previsti il risezionamento del canale per circa mille metri al fine di garantire una portata d’acqua sufficiente a tutelare i territori circostanti e la riqualificazione ambientale delle sponde per un tratto di sette chilometri. Inoltre le opere idrauliche saranno elettrificate e dotate di sistema di telecontrollo elettronico. Sulla base degli impegni assunti nella convenzione con le Amministrazioni Comunali, il Consorzio di bonifica Renana (con sede a Bologna) completerà il progetto esecutivo degli interventi entro il prossimo Febbraio; l’obbiettivo ! è di avviare i lavori in primavera e chiuderli entro Giugno 2016. La realizzazione del programma di prevenzione del rischio alluvionale comporta investimenti pubblici per 700.000 euro: 280.000 euro provengono dal finanziamento comunitario specifico per le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate; 135.202 euro sono stati stanziati dall’Amministrazione Comunale di Castel Guelfo, 262.789 euro da quella di Castel San Pietro Terme, 23.000 euro dall’ente consortile.
TOSCANA – SI LAVORA IN ATTESA DELLE PIOGGE
Il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) sta facendo di tutto per accorciare i tempi di avvio dei lavori di manutenzione sui tratti di corsi d’acqua, classificati in II categoria idraulica, di competenza fino all’anno scorso della ex Provincia e poi Città Metropolitana di Firenze: i fiumi Bisenzio, Marina ed Ombrone conosceranno interventi per un importo, suddiviso in 2 lotti, di circa duecentomila euro.
Su tutti i corsi d’acqua saranno eseguite operazioni di manutenzione ordinaria, fondamentali per verificarne lo “stato di salute”: sfalcio della vegetazione infestante, controllo del funzionamento delle chiaviche esistenti e taglio di eventuali piante isolate, che potrebbero ostruire il regolare deflusso delle acque.
UMBRIA – AL VIA NUOVI LAVORI
Sono in fase di aggiudicazione i lavori per la messa in sicurezza del fosso di Ancaiano, in località Palazzo e che vedono il Comune di Spoleto quale beneficiario di un contributo regionale di € 350.000,00 ed il Consorzio Bonificazione Umbra in veste di ente attuatore.
Le opere sono indispensabili per sanare i danni causati da numerose frane presenti lungo la sponda sinistra del fosso di Ancaiano; l’ente consortile interverrà per porre fine alle erosioni spondali, realizzando essenzialmente opere in alveo, consistenti nella sistemazione della sezione idraulica, mettendo in opera anche un rivestimento in massi in grado di rallentare la velocità dell’acqua.
Gli interventi non riguarderanno solo gli aspetti idraulici e di messa in sicurezza del territorio, ma si opererà anche per la valorizzazione ambientale del luogo nel quale si interviene: i numerosi alberi e cespugli, che saranno piantati, oltre a rinforzare le sponde, contribuiranno a valorizzare il paesaggio; con il competente ufficio comunale si procederà a selezionare le specie arboree ed arbustive autoctone più adatte al luogo dell’intervento. L’ente consortile (con sede a Spoleto, in provincia di Perugia), infine, si adopererà per una collaborazione sempre più forte con tutti i Sindaci del comprensorio anche in vista delle progettazioni da realizzare per i prossimi Piani di Sviluppo Rurale.
EMILIA-ROMAGNA – PROGETTO ANTIALLUVIONE
Il Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città), all’interno del progetto condiviso con AIPo (Agenzia Interregionale per il Po), ha elaborato una serie di opere per mettere in sicurezza Roncaglia attraverso il rialzo degli argini del fiume Nure ed il potenziamento del reticolo del sistema di canali. L’ allagamento dello scorso Settembre, causato dalle straordinarie precipitazioni, provocò danni ingentissimi. In quel frangente di emergenza straordinaria, l’ente consortile si attivò immediatamente per la gestione delle criticità di concerto con la Protezione Civile e la Prefettura. Subito dopo, a seguito di una serie accurata di analisi idra! uliche, l’AIPo, che detiene la competenza gestionale sul corso d’acqua, comunicò, all’ente consorziale, la volontà di realizzare, il più velocemente possibile, un rialzo arginale proprio in corrispondenza delle aree di Roncaglia (comune di Piacenza) e di Fossadello (comune di Caorso); il Consorzio di bonifica di Piacenza dette così il via all’ideazione strutturale di un progetto specifico per l’adeguamento dell’intero reticolo idraulico di Bonifica in grado di fornire ulteriori protezioni e di scolare maggiori quantità di acqua. L’articolato progetto, di cui anche la Regione Emilia-Romagna riconosce l’ assoluta priorità e condiviso con AIPo, ora è pronto ed il suo valore per la parte di competenza del Consorzio di Bonifica di Piacenza è stimato attorno ai novecentomila euro. Tutti i progetti verranno istruiti insieme in un’unica Conferenza dei Servizi per assicurare anche la contestualità della successiva fase esecutiva dei lavori, programmata per l’inizio dell’estate di quest’anno in condizioni di magra del Nure.
VENETO – QUOTIDIANA GESTIONE DEL TERRITORIO
Prosegue l’attività di manutenzione idraulica operata dal Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova). Nel bacino Pratiarcati è a Cartura per lo scavo del bacino di arrivo presso l’impianto idrovoro Madonnetta. A Maserà si interviene per l’eliminazione di un sifonamento in prossimità del sostegno Barison nello scolo Mediano. Si prosegue inoltre con l’escavo dello scolo Biancolino a Due Carrare.
TOSCANA – CONIUGATA EFFICIENZA IDRAULICA ED ESTETICA
Cresce la sicurezza idraulica del fiume Frigido, a Massa: arrivano infatti a conclusione gli interventi di manutenzione, che il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord (con sede a Viareggio, lu), in stretta collaborazione con l’Unione dei Comuni Montana Lunigiana, sta realizzando su questa importante arteria idraulica; terminerà nei prossimi giorni il cantiere nel tratto terminale del corso d’acqua (lungo circa un chilometro e settecento metri) alla Marina dove, oltre che ridurre il rischio idraulico, c’è la necessità di assicurare un attento decoro urbano.
Sono invece finiti gli interventi di ricalibratura dell’alveo e di taglio degli alberi, effettuati grazie ad un finanziamento della Regione Toscana. Si tratta di interventi importanti, particolarmente attesi dai cittadini ed i cantieri sono stati realizzati grazie ad una stretta collaborazione tra tutti i soggetti interessati.
CALABRIA – CHIAREZZA E CORRETTEZZA, INNANZITUTTO
Il Consorzio di bonifica Ionio Crotonese (con sede a Crotone) ha ritenuto opportuno ribadire che l’importantissimo lavoro, che si sta effettuando nei pressi dell’opera di presa del Tacina, ha una notevole rilevanza, perchè serve circa dodicimila ettari nei comprensori dei comuni di Isola, Cutro, Crotone, Petilia, Roccabernarda e Mesoraca. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha favorevolmente accettato la strategica opera, perché prevede la sostituzione delle ormai vetuste canalette “a cielo aperto” con un sistema tubato interrato, che consentirà un efficientamento dell’intero impianto, ponendo le premesse per un più razionale uso della risorsa idrica. Il malfunzionamento delle vecchie canalette, realizzate circa trentacinque anni fa, era anche amplificato da molteplici allacci abusivi, realizzati nel corso dei decenni, proprio perché la tipologia dell’impianto lo consentiva facilmente.
Il progetto presentato per la sostituzione delle canalette non poteva pertanto tenere conto della situazione di fatto creatasi nel tempo anche perchè sulla condotta adduttrice principale non potevano essere realizzati allacci; conoscendo però le complessive esigenze del territorio è stato predisposto un piano operativo, da realizzarsi alla fine del progetto principale e solo dopo il collaudo dello stesso, per la realizzazione di alcuni pozzetti atti a consentir agli agricoltori delle fasce adiacenti al percorso della condotta tubata, di poter chiedere, con regolare contratto, un corretto allaccio per irrigazione.
UMBRIA – GRANDE COLLABORAZIONE FRA CONSORZIO E COMUNI
I vertici del Consorzio di bonifica Tevere Nera hanno incontrato, nella propria sede di Terni, i Sindaci dei comuni del comprensorio; hanno risposto all’invito ben 21 Sindaci in rappresentanza dei seguenti Comuni: Baschi, Stroncone, Montecchio, Montefranco, Acquasparta, Todi, Bomarzo, Attigliano, Guardea, Polino, Alviano, Avigliano Umbro, Otricoli, Lugnano in Teverina, Arrone, Terni, Giove, Massa Martana, Montecastrilli, Amelia, Narni. E’ stata illustrata l’attività svolta dall’ente consortile sul territorio ed i futuri programmi di intervento; ci si è soffermati sull’ammontare degli investimenti previsti per il 2016, pari a circa diciassette milion! i di euro, parte dei quali per gli impianti di irrigazione al fine di migliorarne l’efficienza con il sistema Irriframe. Grande interesse ha suscitato il tema della sicurezza idraulica: si è data notizia che sono stati appaltati altri lavori per sistemazione del fiume Nera. Si è parlato anche della “politica green” avviata dall’ente consorziale con l’installazione di un impianto fotovoltaico da 200 kilowattora a Graffignano, nonché con la progettazione e gli investimenti sulle centraline mini-hydro da installare sui canali: ciò al fine di incrementare il risparmio energetico del Consorzio. Sono state illustrate inoltre altre azioni svolte sul territorio: il SIT (Sistema Informativo Territoriale) consorziale, il progetto formativo Sorella Acqua nelle scuole materne e primarie del comprensorio, l’accordo con il CONI per la fornitura dell’acqua dai canali agli impianti sportivi. E’ stata l’occasione per focalizzare l’attenzione di dirigenti consorziali e Sindaci sugli Accordi di Programma, indispensabili strumenti per un’azione congiunta tra enti sul territorio. A margine dell’incontro è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra il Consorzio di bonifica Tevere Nera e l’Amministrazione Comunale di Terni, presente con il Sindaco, Di Girolamo. Altri incontri sono previsti a breve con enti di secondo livello ed associazioni di categoria al fine di ricercare le migliori condizioni per collaborare.
VENETO – PRESENTATI PROGETTI PER IL TERRITORIO
Sala piena per la serata organizzata a Pradelle di Nogarole Rocca da Amministrazione Comunale, Coldiretti Verona, Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise; tema della serata: le attività ed i lavori che il Consorzio di bonifica Veronese (con sede a Verona) sta realizzando od ha in programma di realizzare nella zona. Il primo intervento illustrato ha riguardato la conversione di un bacino a Grezzana, già dedicato all’itticoltura e che si intende riutilizzare come invaso, nel quale far confluire acqua del torrente Tione dei Monti, ampliando la portata della vasca da 20.000 a 90.000 metri cubi: una preziosa riserva da utilizzare nei periodi di siccità. Il progetto prevede anche la realizzazione di un’isoletta per il ripopolamento della fauna locale in un’ottica di attenzione all’ambito ecologico. Sono stati quindi illustrati altri interventi sul territorio come quelli sulla Fossa Ceresola a Nogarole Rocca, dove è stato aumentato il tubo di portata, risolvendo il problema delle esondazioni o come quello in centro a Pradelle per permettere il regolare deflusso delle acque; si è parlato anche del rifacimento degli argini della Fossa Ricca, di un tratto dei torrenti Tioncello e Tione delle Valli, dove si è anche favorita la realizzazione di un percorso ciclabile in comune di Sorgà. Per il torrente Tione, infine, è pronto un progetto da 3 milioni di euro (si spera venga finanziato dalla Regione Veneto) per un rinforzo arginale su un tratto di 3 chilometri in quanto si verificano spesso frane a causa sia della forte corrente che degli insediamenti d! i nutrie e gamberi d’acqua.
LOMBARDIA – STUDENTI DEL POLITECNICO DI MILANO IN VISITA A PANPERDUTO
Un gruppo di studenti del Corso impianti speciali idraulici del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano ha visitato l’opera di presa, da cui ha origine l’intero sistema idrico dell’Est Ticino e la centrale idroelettrica consortile appena realizzata a Panperduto. L’area di Panperduto presenta infatti numerosissimi aspetti in grado di stimolare l’interesse e la curiosità di differenti target di visitatori: stavolta il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano) ha presentato i recenti progetti, che in pochi anni hanno cambiato il volto della zona, riqualificandola e valorizzandola.
VINCENZI A VERONA
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue, Francesco Vincenzi, interverrà giovedì 4 Febbraio p.v. al convegno ”Risorsa idrica: dalle emergenze ad una gestione programmata dell’irrigazione in Veneto”, organizzato da ANBI Veneto nell’ambito di Fieragricola a Verona. L’inizio è previsto alle ore 13.00.
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