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Venerdì 29 aprile Giuliano Amato presenta il libro “Le istituzioni della democrazia” presso la Libreria Ibs+Libraccio

Articolo pubblicato il 27 Aprile 2016, Scritto da IBS.IT BOOKSHOP

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Ibs Libraccio Eventi Ferrara

Venerdì 29 aprile alle ore 17:00, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, per il ciclo “Pagine sul Potere”, Giuliano Amato presenta il libro “Le istituzioni della democrazia” (Il Mulino, 2015).

Introduce Andrea Pugiotto, Costituzionalista (Università di Ferrara) e dialoga con l’Autore Roberto Bin, Costituzionalista (Università di Ferrara).

In collaborazione con Iuss Ferrara 1391, Scuola Forense di Ferrara, Ordine dei Giornalisti, Regione Emilia Romagna.

Storia costituzionale e forma di governo, crescita della democrazia ed espansione delle libertà, untitledmercato e interesse pubblico,
costruzione europea e prospettive sovranazionali: sono i percorsi lungo i quali si è venuta articolando, nell’arco di cinquant’anni, la riflessione giuridica di Giuliano Amato. Un impegno instancabile e fecondo, dedicato non solo a innovare ricerca e saperi ma anche a coniugarli con le domande via via più urgenti poste dalle nostre democrazie, sempre fragili e non sempre in grado di affrontare le sfide dei tempi. Analisi fini e penetranti che hanno avuto come stella polare la realizzazione compiuta di una democrazia pluralista, partecipata, solidale e responsabile, e che trovano ora in questo volume un loro ordine. Augusto Barbera, Sabino Cassese, Maurizio Fioravanti,
Giulio Napolitano contribuiscono ciascuno con un proprio commento a illustrare le tappe di questo esemplare viaggio intellettuale.

Giuliano Amato, già presidente del Consiglio e più volte ministro, professore emerito dell’Istituto Universitario Europeo e della Sapienza di Roma, è attualmente giudice costituzionale. Tra i suoi libri recenti pubblicati dal Mulino: «Forme di Stato e forme di governo» (con F. Clementi, 20122), «Grandi illusioni» (con A. Graziosi, 2013) e «Europa perduta?» (con E. Galli della Loggia, 2014).

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani