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Venerdì 24/5 i bimbi della scuola “C. Govoni” si sfidano a suon di “scacco matto” a Maggio in piazza aperta grazie al Circolo scacchistico estense e al Giardino del mondo

Articolo pubblicato il 23 Maggio 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Il Giardino del Mondo
Venerdì 24 maggio (dalle ore 16.30 alle ore 19.00) nell’ambito del ricco cartellone di “Maggio in piazza aperta” che si svolge in Piazza XXIV Maggio a Ferrara fino alla fine del mese, le classi quarte della Scuola primaria “C. Govoni” parteciperanno con tornei di scacchi arbitrati dal Circolo Scacchistico Estense a completamento del percorso laboratoriale intrapreso nell’Anno Scolastico 2018/19. L’evento, aperto al pubblico, è parte de’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali” edizione 2018, bandito da IBACN Emilia-Romagna.
Si parte con la classe 4 A seguita dalle sezioni B e C. Ogni classe sarà divisa in piccoli gruppi di livello che si sfideranno, per 45 minuti circa, al fine di accedere ad una classifica generale in cui sarà assegnato un punteggio, proprio come un “vero” torneo del circuito scacchistico regionale. Ai tornei sarà affiancato il mercatino dei libri usati, con la vendita dei quali sarà acquistato materiale didattico per la scuola.
Il laboratorio di scacchi ha costituito un’occasione importante per favorire il lavoro di gruppo, la socializzazione e la relazione fra bambini anche nel rispetto di una dimensione interculturale ampiamente documentata nel plesso scolastico in questione.
Il Circolo Scacchistico Estense, che ha sede in Corso Isonzo 42 a Ferrara, è frequentato anche in orari extra scolastici dagli alunni in una dimensione di riqualificazione delle attività di quartiere. La scuola propone queste attività perché il gioco degli scacchi contribuisce alla formazione del carattere migliorando la capacità di riflessione e permettendo il controllo dell’impulsività e dell’emotività. Da sempre gli alunni sono accompagnati nel percorso di crescita attraverso attività ludiche che orientino la loro attenzione verso un’autonomia di giudizio e verso l’assunzione di responsabilità con l’accettazione della sconfitta e l’adattamento alla realtà.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani