Venerdì 24/5 alle 18 Furio Zara presenta il libro “L’ultima curva. Ayrton Senna. La malinconia del predestinato” presso libreria Ibs+Libraccio Ferrara
Tempo di lettura: 2 minuti
Da: Eventi Ferrara
Dialoga con l’autore Sergio Gessi
Ci sono piloti che vincono, altri che restano nella Storia. Ma c’è un solo pilota che nel ricordo fa ancora battere il cuore. Ayrton Senna è stato l’ultimo mito di un’era romantica e sentimentale. Era un sognatore, dei sognatori aveva l’ingenuità e la ferocia. Possedeva l’aura del predestinato, serbava la malinconia dell’eroe solitario, coltivava il fascino irresistibile di chi è di tutti senza appartenere mai a nessuno, offriva il profilo al destino che si stava compiendo. Raccontarlo oggi – scartando la banale contabilità dei trionfi – significa recitare nuovamente un atto di fede nel campione, nell’uomo, nel suo sogno spezzato. Il viaggio nel mistero di Ayrton comincia da una statua in un parco di Imola, tra frammenti di vita e rimandi letterari, mentre torna a galla la cronaca e prende forma la leggenda. Raccogliendo storie laterali che hanno sfiorato il suo destino, andando a visitare i suoi luoghi, riaccendendo le suggestioni che egli stesso ha evocato siamo qui a riannodare il filo di una storia unica. Lo sguardo che vaga in una foto rubata, un pomeriggio carico di troppe nuvole, la pioggia amica che consola la fatica, la voce prestata a un ragazzo perduto nel sonno del coma, le solitudini apparecchiate per cena, il suono nascosto della sua macchina, il bianco tra una riga e l’altra della Bibbia che teneva sempre con sé. Dettagli che – come lampi nella memoria – illuminano la leggenda di Senna e ci restituiscono l’immagine definitiva del più fascinoso eroe del Circus. Fino al tragico epilogo. Una domenica di venticinque anni fa. A Imola. Alla curva del Tamburello. L’ultima curva.
Furio Zara (Venezia, 1970), scrive di sport e costume per «Corriere dello Sport», «Repubblica», «Vanity Fair», «Avvenire», «Guerin Sportivo», «Calciomercato.com». È autore e opinionista della Domenica Sportiva. Ha vinto i premi «Beppe Viola» e «Coni Ussi» come miglior giornalista sportivo della carta stampata. Ha scritto numerosi libri di sport tra cui il longseller Bidoni. Nel 2018 con H-57, per Baldini+Castoldi, ha pubblicato Favole Mondiali.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani