Venerdì 23/11 è di scena al Jazz Club Ferrara Pat Martino con il suo organ trio, icona vivente della chitarra jazz
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Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara
Venerdì 23 novembre torna al Jazz Club Ferrara, a distanza di otto anni dalla sua ultima performance, Pat Martino, icona vivente della chitarra jazz. Lo affiancano Pat Bianchi all’organo e Carmen Intorre alla batteria. Appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Venerdì 23 novembre (inizio ore 21.30) torna al Jazz Club Ferrara, a distanza di otto anni dalla sua ultima performance, Pat Martino, icona vivente della sei corde.
Classe 1944, Martino inizia a suonare la chitarra a dodici anni e fin dalle sue prime performance è riconosciuto come uno dei più virtuosi chitarristi jazz della sua generazione, poiché dotato di una sonorità altamente distintiva.
Negli anni ’60 e ’70 collabora con Jack McDuff, Trudy Pitts, Jimmy Smith, Don Patterson e Richard Groove Holmes, inanellando una serie di storiche incisioni che lo pongono al centro della scena.
Nel 1976, improvvisamente, Martino inizia a mostrare i sintomi di una terribile malattia che lo ha reso protagonista di una vicenda drammatica: è stato colpito da un grave aneurisma diagnosticato come terminale se non operato. Dopo l’operazione Martino non ricordava quasi niente della sua vita precedente e aveva completamente dimenticato tutta la sua carriera artistica. Col tempo è riuscito a recuperare il suo stile grazie a lunghi mesi di studio dei propri dischi, tornando a calcare le scene nel 1987 con un memorabile concerto a New York immortalato nel disco The Return.
Da allora Martino calca i palcoscenici di tutti i principali club e festival mondiali, ha inciso numerosi album, tra cui l’ultimo Formidable, che lo vede affiancato dai due validissimi compagni con cui si presenta al Torrione: Pat Bianchi all’organo e Carmen Intorre alla batteria. Appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani