Valori di Sinistra si propone come associazione politico-culturale
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da: Valori di Sinistra
Valori di Sinistra, come promesso, ricomincia a lavorare e cambia pelle. Vorrei diventasse un’associazione politico-culturale chiusa ai partiti, ma aperta alle singole individualità.
Alcuni compagni di strada dell’esperienza elettorale sono persone degnissime con le quali continuare insieme un percorso, altre è meglio perderle e alle quali le porte saranno sbarrate.
Ripartiamo dai temi che ci hanno caratterizzati. La sanità: liste d’attesa, taglio dei posti letto, assistenza ai non autosufficienti, ospedale di Cona, aziendalizzazione della salute, ecc; l’ambiente: diffusione della raccolta differenziata porta a porta, modifica del piano regionale dei rifiuti, chiusura dell’inceneritore, stop alla falsa geotermia, mobilità sostenibile, ecc.; difesa dei più deboli: sostegno al reddito, politiche del lavoro, politiche per la casa, fondi di garanzia per le giovani coppie; pubblica istruzione. E poi altri temi che cresceranno mano a mano che l’associazione prenderà corpo e si arricchirà del contributo delle persone. Chi ci sta è il benvenuto.
Intanto, mi rivolgo alle 1728 persone che hanno espresso la loro fiducia con il voto perché si facciano sentire, perché partecipino attivamente. Non c’è alternativa. La Politica è partecipazione e la buona politica scaccia quella cattiva se cammina sulle buone persone. Sono assolutamente convinto che la differenza la facciano le persone. Quindi fatevi avanti, andiamo avanti insieme e prepariamoci a cinque anni di impegno che potrebbe portarci concretamente a presentarci alla prossima tornata elettorale con una forza consolidata.
So che ci sono altre velleità unitarie della sinistra che si ispira alla syriza greca dopo il risultato elettorale delle europee, ma ancora una volta è un progetto politicista che parte dalle segreterie di alcuni partiti. Faccio loro i miei auguri, noi faremo la nostra parte, il nostro pezzo di strada al di fuori di quel progetto.
Nei prossimi giorni saranno comunicati ulteriori dettagli organizzativi per partecipare concretamente.
Giuseppe Fornaro

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani