Va in scena Lunedì 24 novembre al Teatro Comunale di Ferrara il “Pinocchio” di Babilonia Teatri Lunedì 24 novembre 2014
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da: ufficio stampa Agire Sociale CSV Ferrara
Lunedì 24 novembre ore 21.00 al Teatro Comunale di Ferrara, quinto appuntamento della rassegna La Società a Teatro con Pinocchio (Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2013) di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani. Questo spettacolo nasce dall’incontro fra Babilonia Teatri, importante compagnia nell’ambito del teatro di ricerca (Premio Scenario 2007, Premio Speciale UBU 2009, Premio OFF del Teatro Stabile del Veneto 2010, Premio UBU 2011 nella categoria miglior novità italiana/ricerca drammaturgica, Premio Hystrio alla Drammaturgia 2012, Premio Enriquez Sirolo 2012 nella sezione Nuovi linguaggi di impegno sociale e civile, sezione Teatro di ricerca) e Gli Amici di Luca , realtà teatrale nata nel 2003 presso la Casa dei Risvegli ‘Luca De Nigris’ di Bologna, composta da ragazzi con esiti di coma che ha come finalità l’integrazione sociale, la riabilitazione delle persone in questa particolare condizione e la sensibilizzazione della comunità a questo tema.
I registi raccontano così questa loro esperienza: “Ci è stato dato un indirizzo. Siamo arrivati. Davanti a noi un ospedale. Abbiamo chiesto se era lì la sede della compagnia “Gli amici di Luca”. Domanda nostra: ‘perchè fate teatro?’ Risposta loro: ‘La società ci ha respinti, accantonati, isolati, e fare teatro è l’unica possibilità per tornare a mettere un piede dentro la società’. Ci siamo innamorati di loro. Della loro autenticità. Della loro imperfezione. Pinocchio è la loro umanità. Le loro e le nostre debolezze e incoerenze. L’eterno contrasto tra innocenza e consapevolezza: assunzione o fuga dalle responsabilità. Pinocchio è una scelta di campo”.
La Società a Teatro in collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara ospita quindi un lavoro importante, con la firma di due registi che hanno visto in quei ragazzi con esiti di coma un’umanità da ascoltare e amplificare senza pietismo né paternalismo. Persone autentiche e imperfette, specchio della società reale. Questo spettacolo corrisponde al bisogno di fare un teatro necessario dove la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza senza essere mediata dalla finzione. Dove l’attore-non-attore mette in gioco il proprio vissuto, la sua inconsapevolezza, la sua sincerità. Dove ad essere determinanti, come dicono i due registi, “…non sono la perizia e la tecnica ma la verità di corpi e vite che parlano da soli”. La Società a Teatro invita il pubblico a questo ‘teatro dei risvegli’, che risveglia le coscienze su tematiche importanti e dimostra che spesso proprio un palcoscenico può essere il luogo più adatto per portare in scena l’autenticità.
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