Università. Oltre 80 milioni per il diritto allo studio in Emilia-Romagna
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Da: Regione Emilia-Romagna
Università. Oltre 80 milioni per il diritto allo studio in Emilia-Romagna. Borsa per 1.496 studenti dell’Università di Ferrara
In Emilia-Romagna borsa di studio a 20.950 ragazzi, il 100 per cento degli idonei. L’assessore Patrizio Bianchi: “Una scelta per garantire la borsa a tutti gli studenti che ne hanno diritto e per rendere l’Emilia-Romagna e i suoi atenei sempre più attrattiva per i più meritevoli”
Sono 1.496 gli studenti dell’Università di Ferrara assegnatari per l’anno accademico 2016-17 della borsa di studio, con uno stanziamento di risorse in denaro e servizi di oltre 6 milioni di euro. Anche per il prossimo anno accademico, la Regione Emilia-Romagna garantisce la borsa di studio al 100 per cento degli studenti idonei, con una spesa complessiva per borse di studio e servizi abitativi e ristorativi di oltre 80 milioni e 800 mila euro, la cifra più alta mai stanziata. La spesa in denaro per il pagamento delle borse di studio è di oltre 65 milioni di euro. Gli studenti che beneficiano della borsa di studio complessivamente in regione sono 20.950, con un incremento di oltre il 21% rispetto all’anno precedente di studenti idonei, dunque, anche a seguito dell’aggiornamento della soglia economica di accesso alle borse introdotta per compensare gli effetti della nuova normativa Isee. Un risultato ottenuto grazie alla conferma dell’impegno finanziario regionale e alla politica di razionalizzazione delle spese attuata dall’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori Er.Go.
“Siamo la Regione che investe di più in diritto allo studio, ma quest’anno abbiamo deciso di aumentare ulteriormente il nostro investimento sulle persone- spiega l’assessore regionale all’Università e Ricerca Patrizio Bianchi-. Una scelta operata per sostenere tutti giovani meritevoli nell’intraprendere un percorso di studi universitario. Il Paese ha un bisogno estremo di incrementare il numero di laureati. Per questo continuiamo a investire nel diritto allo studio per dare più valore al capitale umano, rendere effettivo il diritto di raggiungere i più alti gradi dell’istruzione, aumentare l’attrattività dei nostri atenei, ridurre le disuguaglianze economiche e favorire la mobilità sociale. L’università è uno straordinario motore di crescita civile e deve tonare ad essere per i giovani un orizzonte di futuro”.
Per quanto riguarda i servizi, i posti letto attualmente disponibili sul territorio regionale sono 3.504, suddivisi in 45 residenze. Sono 76 i punti ristorativi attivi in regione, di cui 12 mense, che nel 2016 hanno erogato oltre 2 milioni di pasti. /B.M.
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