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Un’iniziativa per ricordare l’artista Marisa Occari

Articolo pubblicato il 2 Dicembre 2014, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: UDI Ferrara

Mercoledì 3 dicembre alle ore 17,30 a Casa Ariosto – dopo un saluto di Massimo Maisto, Assessore alla Cultura del Comune, e la presentazione di Angelo Andreotti, Direttore dei Musei di Arte Antica – Nedda Bonini, Silvia Casotti, Gianni Cerioli, Maria Paola Forlani, Laura Gavioli, Gina Nalini, Ansalda Siroli, Luciana Tufani, Paolo Volta e Liviana Zagagnoni incroceranno i loro ricordi di Marisa Occari.
Il pomeriggio, grazie alla collaborazione del Conservatorio “G. Frescobaldi”, sarà aperto dall’esecuzione di un giovane quartetto formato da Laura Trapani (flauto), Lucia Lago (violino), Filippo Benvenuti (viola), Manuel Moro (violoncello).
È il modo in cui, in occasione della mostra CAROLINA MARISA OCCARI. OPERE 1946-2013, la Biennale Donna vuole ricordare Marisa attraverso testimonianze di amiche e amici che hanno condiviso percorsi e scambi artistici, ma anche momenti di affettività, con la straordinaria artista ferrarese scomparsa la scorsa primavera.
Si pensa a Marisa Occari come ad una tra le più grandi incisore italiane, donna dal carattere schivo e dolce che ha lasciato un eccezionale patrimonio di opere e speciali rapporti di amicizia, valori spesso conseguenti l’un l’altro.
Si pensa a Marisa Occari, l’artista che ha rivolto il suo sguardo attento e generoso alle associazioni femminili della Casa delle Donne, impegnate nella valorizzazione, nel riconoscimento e nell’affermazione di genere, facendolo in punta di piedi, in forma apparentemente invisibile, ma sempre presente nei momenti importanti.

L’incontro si svolge nella stessa sede della mostra, Casa Ludovico Ariosto, aperta fino a domenica 7 dicembre e ne permette, per chi non ne ha avuto ancora l’opportunità, di visitare l’esposizione a lei dedicata dal Comune di Ferrara e dalla famiglia.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani