Unesco: Parma città creativa ha le radici nella tradizione contadina
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da: ufficio stampa Coldiretti Emilia Romagna
È il riconoscimento della grande tradizione che affonda le sue radici nella cultura e nella tradizione della gente dei campi. Così Coldiretti Emilia Romagna commenta la notizia del riconoscimento di Parma come “città creativa per la gastronomia” da parte dell’Unesco. Da sempre ritenuta la food valley d’Italia – ricorda Coldiretti – Parma è la prima città italiana ad ottenere questo prestigioso riconoscimento per la parte gastronomica, mentre sono già “città creative” Bologna per la musica, Fabriano per la folk art, Torino per il design.
La creatività nel settore gastronomico a Parma deriva – commenta Coldiretti – dalla qualità di prodotti come il prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello, il Parmigiano Reggiano, che, nati nelle aziende agricole, grazie allo sviluppo di una qualificata filiera di trasformazione e commercializzazione si sono poi diffusi in tutto il mondo, diventando un fattore essenziale per lo sviluppo economico non solo per Parma, ma per tutta la regione Emilia Romagna.

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COLDIRETTI
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani