È per me scattato ufficialmente il conto dei giorni che mancano alla fine di questa stagione che odio con tutto me stesso.
Da mesi ormai mi ritrovo a combattere questa temperatura tentando di abbassarla con la musica più glaciale a mia disposizione.
Qualsiasi cosa faccia pensare a foglie gialle tendenti al marrone, vento, pioggia, qualsiasi fenomeno atmosferico lontano dall’orrida estate, mi passa nelle orecchie dal 21 di giugno o giù di lì.
Mi rendo conto di esprimere un parere abbastanza impopolare ma ogni anno per me va così: l’estate è sofferenza, casino e incapacità di produrre qualsiasi cosa un po’ più ragionata di un oscuro scancherare.
Ho deciso quindi di condividere uno dei miei esorcismi con quei pochi che vivono questa stagione come me la vivo io.
Buona settimana e speriamo che l’autunno arrivi in fretta.
Cordiali saluti.
Permafrost (Magazine, 1979)
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