da: Ferrara Art Festival
Primo aperitivo con l’autore e secondo concerto dell’Underground Art Festival – Ferrara Art Festival 2016
Doppio appuntamento venerdì 15 luglio per l’Underground Art Festival di Ferrara, tra demoni e fantasmi, all’insegna della parola d’autore, del teatro e della musica sperimentale. Alle Grotte del Boldini, via Previati, 18.
Il fantasma è quello di Antonio Porta, sommo poeta milanese del Ventesimo secolo, scomparso nel 1989, che sarà rievocato alle 19,30 da due poeti contemporanei, di due diverse generazioni: il milanese Carmelo Pistillo che di Porta è stato sodale e collaboratore in audaci progetti di teatro di poesia negli anni Ottanta, e il giovane ferrarese Matteo Bianchi che in Antonio Porta ha uno dei suoi punti di riferimento. Si tratta del primo appuntamento di una delle novità di quest’anno per il Festival, ovvero l’ “Aperitivo con l’autore” che vedrà protagonisti appunto Matteo Bianchi e Carmelo Pistillo che parleranno coi convenuti, sorseggiando un aperitivo creato per l’occasione e offerto a tutti i presenti, dei loro rispettivi libri di poesia “La metà del letto” e “Perché tu mi dici: poeta?” scritto da Pistillo a quattro mani col compianto grande poeta Antonio Porta.
Il demone è quello mitico del “Moloch” rievocato dalle parole di Gianni Venturi e dalle musiche di Lucien Moreau di scena subito a seguire, alle 21,30. Perché “Moloch” non è semplicemente un disco o il titolo di un concerto. Moloch è lo specchio della natura umana, è un personaggio mitologico, un demone dell’antichità più volte citato in numerose opere letterarie di differenti scrittori in differenti epoche, dal “Paradiso Perduto” di John Milton alle poesie di William Blake, fino alla visione moderna e di interesse contemporaneo che Allen Ginsberg ne dà nel suo famosissimo poema Beat di denuncia “Urlo”. Moloch è il demone del sacrificio, entità leggendaria dalla testa di toro e stomaco di fuoco presso cui venivano immolati i nascituri. Di lui Ginsberg ne dà un riferimento impressionante, descrivendolo non solo come mostro degli estremismi e delle false promesse ma anche come metafora della macchina capitalistica, ingranaggio della società dei consumi che divora giovani anime per ridurre in schiavitù il genere umano, sempre più connesso, sempre più legato a doppio filo alla dittatura del progresso, alla droga del possesso, alla sacra soma del sogno occidentale. Un potere democratico e totalitario, che poi è semplicemente espressione della natura umana più recondita, dall’origine dei tempi.
In entrambi i momenti della serata, l’aperitivo e il concerto, sarà protagonista la parola, la forza della parola: una parola poetica altisonante e anti-retorica al tempo stesso.
L’aperitivo è ad ingresso libero mentre il successivo concerto è a ingresso con tessera e due drink inclusi a solo 7 euro.
Contemporaneamente all’aperitivo con gli autori e al concerto sarà possibile inoltre ammirare la mostra “Tra ragione e sentimento” inaugurata lunedì scorso. Alle pareti opere di Giovanni Basso, Alberto Besson, Marco Bozzini, Mark Cattaneo, Liana Citerni, Raffaele De Francesco, Bruno De Santi, Claudio Fazzini, Carlo Fontanella, Michelle Hold, Ezio Mazzella, Elena Schellino, Lyudmilla Vasilieva, Rita Vitaloni: un percorso dall’Astratto geometrico all’Informale selezionato per l’occasione da Virgilio Patarini, curatore e direttore artistico del Festival.
Altre informazioni su questo evento e gli altri del Festival su http://ferraraartfestival.jimdo.com/
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