di Federica Mammina
Un tempo era a Gesù Bambino che ci si rivolgeva, grandi ma soprattutto piccini, per chiedere i doni. Oggi è Babbo Natale, o forse i più scaltri si rivolgeranno direttamente a mamma e papà.
E se qualcuno la famosa letterina la scrive ancora, non v’è dubbio che il buon vecchio “vorrei la pace nel mondo” abbia ceduto il posto all’ultimo modello di video gioco, cellulare o borsa firmata.
Sta di fatto che per tutti il Natale è un momento di riflessione, di bilancio, di desideri e di buoni propositi, che siano scritti, dichiarati a voce o custoditi nel proprio cuore.
E quindi dopo una lunga riflessione io nella mia intima letterina, a Gesù Bambino ho voluto chiedere una sola cosa: armonia.
In un mondo dominato dalle contraddizioni, dove gli uomini sembrano non essere più in grado di comunicare serenamente, accettarsi per le rispettive differenze, aiutarsi e ascoltarsi, è questo quello di cui più abbiamo bisogno. Armonia con noi stessi, con gli altri e per chi lo desidera anche con Dio. In un mondo che a volte sembra impazzito come una barca in balia delle onde, alla deriva, solo un po’ di equilibrio, serenità e capacità di dare peso alle cose importanti e tralasciare il superfluo, ci può aiutare a raddrizzare la barra del timone.
Sforziamoci di chiedere ciò di cui abbiamo veramente bisogno e auguriamoci reciprocamente un intimo Natale, che è quello che lascia davvero il segno. Speriamo il più a lungo possibile.
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Redazione di Periscopio
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