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Venerdì 15 aprile una conferenza-spettacolo per ripartire dai “fondamentali” (non solo da sinistra)

Articolo pubblicato il 4 Aprile 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Gente di Sinistra – Ferrara

Qualche mese fa avevamo inviato ai direttori delle testate ferraresi il documento di Gentedisinistra dal titolo “Ripartire dai Fondamentali”. Lo abbiamo fatto non per chiedere pubblicazione, ovviamente, ma perché riteniamo che chi fa informazione ha un ruolo civico importante nel percorso, per noi indispensabile, che proponiamo. Il tema è quello della necessità di ricostruire e rinnovare i “Fondamentali” per uscire dallo smarrimento e deterioramento della politica e delle relazioni sociali. Spesso i mezzi di informazione anche locali riportano situazioni, fatti, commenti sul web, indicati come aberranti, in cui non si riconosce la civiltà di questa città o dell’intero paese; si fa giustamente riferimento al sentimento ‘autoeducativo’ della vergogna. Più raramente ci si interroga su quali percorsi sociali e culturali abbiano eroso quotidianamente le parole fondanti del vivere umano, facciano emergere l’inferno paventato da Pasolini, svuotino di senso la stessa politica.
Noi abbiamo pensato che, se i “Fondamentali” sono svuotati ed elusi, nessun lavoro politico è possibile, politica ed economia come cultura ed informazione si riducono a mere tecniche lontane dall’essenza profonda delle persone; le stesse parole del cambiamento vengono stravolte , diventano cioè incomunicabili, mentre avanzano quelle dell’inferno che vediamo ogni giorno.
Quindi per noi è diventato prioritario rallentare la ‘politica politicata’ e avviare un lavoro sui fondamentali.
Non ci rivolgiamo solo alla sinistra, perché in questo momento di smarrimento nessuno ha tutte le verità in tasca e tutti, a prescindere dalla provenienza culturale e politica, possono dare un contributo a ricreare il tessuto comune di valori. In questo non si possono dimenticare nemmeno le culture nuove che l’immigrazione ci fa conoscere. Occorre cioè una grande trasversalità.
Il documento che abbiamo scritto è stato redatto con la tecnica della scrittura collettiva di don Milani; così come vorremmo che collettiva fosse l’elaborazione e l’azione che ne seguirà.
Il prossimo 15 aprile alle 18,00 a Ferrara presso il centro sociale “Acquedotto” in c.so Isonzo, presenteremo i documento in modo del tutto particolare: lo presenteremo attraverso una narrazione di immagini, musica, teatro, cinema ed altro. Insomma attraverso una conferenza-spettacolo. Inoltre non ci sarà la sola tradizionale discussione, ma ci saranno veri e propri giochi che aiuteranno a capire, a porre i nostri’ perché’, come fanno i bambini cui a volte bisognerebbe ispirarsi; ci sarà anche un momento conviviale perché quando si sta bene insieme ragionamenti e sentimenti funzionano meglio.
Ci tenevamo ad anticipare, con queste considerazioni, un evento che per noi rappresenta una svolta nel pensare e nell’agire e con cui cercheremo di dare un contributo diverso dall’azione politica tradizionale.

Gentedisinistra

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Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani