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“Una città sicura?” | Cittadini Del Mondo Ferrara

Articolo pubblicato il 18 Dicembre 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: < 1 minuto


Da: Cittadini del Mondo, Associazione Nigeriani Ferrara

Una città sicura?
Con frequenza quasi quotidiana nella nostra città assistiamo a scene come quella del pomeriggio del 9 dicembre in piazza Castellina: più di 10 agenti, fra soldati, carabinieri e vigili, tre veicoli ed un cane attorno ad un ragazzo giovane, chiaramente terrorizzato per quello che gli stava succedendo. Il ragazzo, non c’è bisogno di dirlo, era nero. Sappiamo tutti che, quando nei giornali locali si leggono frasi del tipo: “sono state identificate 123 persone risultate regolari”, si parla di stranieri. E’ questo il tipo di città che vogliamo? Dove alcuni nostri concittadini rischiano di essere umiliati in questo modo ogni volta che escono di casa semplicemente perchè hanno la pelle scura? Vogliamo tutti una città sicura, ma è questo il modo migliore per ottenerla? Forse è ora di farci qualche domanda. Essere nero non significa essere criminale.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani