Una catena di solidarietà alle scuole primarie dell’Istituto comprensivo Perlasca
Da: Organizzatori
«Non siamo soltanto fattorini. Consegnare un pacco di cibo a una famiglia meno fortunata è un momento importante. È un incontro. Il bisogno della famiglia è lo stesso bisogno che ho io… sentire che qualcuno mi vuole bene». Così racconta un volontario del Centro di Solidarietà Carità di Ferrara, ospite a scuola per il progetto “Dona il cibo”. I bambini ascoltano con attenzione e applaudono. Anche loro potranno unirsi alla grande catena solidale e comprendere, alle porte del Natale, il significato autentico della parola ‘dono’.
Alle scuole primarie Pascoli e Tumiati il progetto “Dona il cibo” è un atteso appuntamento nell’imminenza del Natale: il preside dell’Istituto Comprensivo Perlasca, Stefano Gargioni, dal 2011 accoglie l’iniziativa, proposta dalla vicepreside Emanuela Ferri e condivisa in questi nove anni da tutti i docenti delle scuole primarie.
Il progetto prevede due momenti: il primo è l’intervento di studenti universitari e altri volontari del Centro (l’11 e il 12 dicembre 2019) per spiegare ai bambini le finalità della raccolta di alimenti, proponendo un cruciverba e illustrando l’attività svolta dal Centro di Solidarietà Carità; il secondo è la raccolta di generi alimentari non deperibili. Il progetto è quindi un incontro per sensibilizzare i più piccoli alla solidarietà sia attraverso la riflessione, sia con un gesto concreto.
La raccolta di alimenti avverrà lunedì 16 dicembre 2019 alla scuola Tumiati e il 17 dicembre 2019 alla scuola Pascoli, dalle ore 10 alle 12. Anche la scuola Mosti parteciperà al progetto, aderendo all’iniziativa benefica nel mese di marzo 2020.
Ognuno degli alunni porterà a scuola una borsa con alimenti a lunga conservazione: il cibo verrà raccolto, smistato e trasportato dai volontari nel magazzino di via Trenti, organizzato in pacchi-dono, poi redistribuito alle famiglie bisognose di Ferrara.
I bambini per un giorno saranno un anello prezioso della grande catena solidale.
Quella che inizia a scuola e magari continuerà, domani.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)