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Una canzone logica

Tempo di lettura: 2 minuti

Giocare era l’unico modo che avevi per conoscere il mondo. Poi arrivarono i grandi che ti dissero che servivano regole, tabelle, schemi… Solo così potevi imparare a stare al mondo, dicevano.
Così andasti a scuola, dove i grandi t’insegnarono cosa fare. E imparasti a leggere, a scrivere, a contare… e diventasti grande anche tu, come loro.
Ora che sei grande hai scordato tutto il resto.
Giocare: guardare le nuvole e le formiche, e vedere creature immense e lillipuziane; ascoltare l’acqua che scorre e il vento che soffia, e sentire tempeste e uragani… Sai ancora fare tutto questo?
Hai avuto la logica ma hai perso la fantasia. Un vero guaio.
Impossibile barattarle, solo i pazzi e gli artisti ci sono riusciti, ma a quale prezzo?
Ora hai ancora mille domande a cui non sai dare risposte. Diventare grande non ti è servito a nulla, se non a perdere quella felicità che solo la fantasia di un bambino poteva darti.
Casomai puoi rifarti ripetendo agli altri le stesse cose che ti furono dette, perché no? Usa la testa non il cuore! Stai coi piedi per terra non tra le nuvole! Stai sveglio non dormire!
Ma hai dimenticato le ferite che ogni volta hai subito? Hai dimenticato i bocconi amari, le delusioni, le angosce?
Ora sei fregato caro mio! Segui pure la tua logica, consolati con essa, chissà se mai un giorno ti suggerirà che forse era meglio continuare a giocare…

Due versioni di The Logical Song (Supertramp, 1979)

Concerto di Roger Hodgson (Veszprém Fest, Ungheria, 2015)

Concerto di Roger Hodgson e Orchestra Sinfonica (Notte dei Proms, Germania, 2004)

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Carlo Tassi

Ferrarese classe 1964, disegna e scrive per dare un senso alla sua vita. Adora i fumetti, la musica prog e gli animali non necessariamente in quest’ordine. S’iscrive ad Architettura però non si laurea, si laurea invece in Lettere e diventa umanista suo malgrado. Non ama la politica perché detesta le bugie. Autore e vignettista freelance su Ferraraitalia, oggi collabora e si diverte come redattore nel quotidiano online Periscopio. Ha scritto il suo primo libro tardi, ma ha intenzione di scriverne altri. https://www.carlotassiautore.altervista.org/


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)