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Da Simona Rondina

La sala conferenze dell’Opificio Golinelli di Bologna è gremita, quasi 200 persone; 60 sono i
ragazzi selezionati proveniente da tutte le scuole superiori dell’Emilia Romagna​ ​(tra​ ​loro,​ ​anche​ ​la
ferrarese​ ​Asia​ ​Piccinini,​ ​studentessa​ ​al​ ​quarto​ ​anno​ ​del​ ​Liceo​ ​Artistico​ ​Dosso​ ​Dossi​ ​di
Ferrara)​, che dopo un intenso percorso durato 6 mesi, sono pronti a presentare ai giurati i loro
progetti innovativi per la realizzazione di percorsi imprenditoriali uniti dal tema comune della lotta
agli​ ​sprechi​. Questo l’effervescente scenario con cui venerdì 1 dicembre si è aperta la Maratona di
imprenditorialità 2017 promossa come ogni anno dalla Fondazione Golinelli: questa prima giornata
è stata l’occasione per assistere alle presentazioni dei dieci progetti realizzati e alla premiazione
dei progetti più meritevoli sviluppati durante la III Edizione della Scuola​ ​informale​ ​di​ ​cultura
imprenditoriale​ ​del​ ​Giardino​ ​delle​ ​imprese​: questa Scuola informale è un percorso formativo,
totalmente gratuito, rivolto a 60 studenti delle scuole superiori provenienti da tutta le Regione
Emilia-Romagna e ha come obiettivo quello di avvicinare i giovani alla cultura imprenditoriale,
stimolandone la creatività e offrendo loro occasioni concrete per sfidare se stessi e per provare a
realizzare le proprie idee.

Tra i progetti presentati si sono aggiudicati un finanziamento​ ​di​ ​8.000​ ​Euro​ ciascuno, da investire
nello sviluppo della propria idea d’impresa nell’arco del 2018, “​Post​ ​Eat”​, dispositivo scanner con
bluetooth per codici a barre che permette di monitorare le date di scadenza degli alimenti e
“​D’Adone”​, un dado vegetale senza conservanti chimici e prodotto in partnership con le aziende
agroalimentari locali per il recupero di parti di ortaggi che altrimenti andrebbero buttate. Hanno
inoltre ricevuto una menzione speciale e la possibilità di continuare il percorso di sviluppo
finanziario dell’idea, i progetti:​ ​“Color​ ​Fruit”​, per la produzione di pigmenti atossici realizzati a
partire dalla lavorazione di vegetali recuperati dall’invenduto della media e grande distribuzione,
progetto​ ​al​ ​quale​ ​ha​ ​collaborato​ ​anche​ ​la​ ​nostra​ ​Asia​ e​ “FooBo”​,​ servizio di delivery che crea
una rete tra il servizio delle consegne a domicilio di cibo e i ristoratori che a fine giornata
dispongono ancora di prodotti alimentari che di lì a poco andrebbero gettati.
Il percorso, che dopo un campo​ ​estivo​ e il periodo​ ​di​ ​sviluppo​ durante i mesi autunnali entra ora
nella sua terza fase di finanziamento​ attraverso queste nuove opportunità – e si concluderà in
seguito con una successiva fase​ ​di​ ​accelerazione​ ​per​ ​la​ ​realizzazione​ ​dei​ ​prototipi​ – ha visto il
supporto e la partnership di importante realtà quali il Comune di Bologna, Unindustria Bologna,
l’Ufficio Scolastico della Regione Emilia-Romagna, l’Università di Bologna, il Gruppo Emiliano
Romagnolo della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e tante altre realtà pubbliche e
private.

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