Un pozzo di scienza: la rivoluzione digitale nelle scuole ferraresi
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Da ufficio stampa HERA
Più di 3.800 studenti ferraresipartecipano, da oggi, alla dodicesima edizione di “un pozzo di scienza”, il programma didattico del Gruppo Heradedicato agli istituti superiori che affronta le sfide della tecnologia di oggi e domani con un percorso di incontri, workshop, dibattiti e game conference.
Internet of things, Big Data, cyber security, fake news: ma siamo preparati alla rivoluzione informatica che mira a trasformare e semplificare le nostre vite? Per non farsi cogliere del tutto impreparatiSocietà 4.0 – futuro e rivoluzione digitale è il tema della dodicesima edizione di un pozzo di scienza, il programma didattico di Hera per le scuole secondarie di 2° grado,dove studenti, esperti e ricercatori discuteranno dei tanti vantaggi che la tecnologia ha portato alle nostre attività.104 incontri, 39 workshop game conference, 176 laboratori e 19visite ai dipartimenti scientificiimpegneranno 1.211 classi,hanno preso il via da Rimini il 19 febbraio e si concluderanno il 14 aprile a Ferrara. Il progetto è patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna e vede anche quest’anno la collaborazione di ComunicaMente.
A Ferrara155 classi tra incontri, workshop e laboratori
Sono partiteoggi le attività didatticheall’IIS Einaudi e al Liceo Carducci con la game conference “Check up: anatomia di una città” in cui i ragazzi hanno esplorato tramite sensori la struttura di una città con un approccio medico individuandone le criticità per risolverle.Al Liceo scientifico “A.Roiti” e al ITC “Vittorio Bachelet”, invece, la science story “Le tecnologie del terzo millennio per un’agricoltura produttiva ed eco-sostenibile” ha permesso i ragazzi di scoprire come droni, rilevatori satellitari e sensori di qualità possano rendere più efficace l’agricoltura.L’’IIS Portomaggiore con la science story “Sulle tracce (digitali) del diluvio universale” si è spinto alla scoperta di antiche glaciazioni, infine all’IIS Einaudi la science story “Possiamo diventare ricchi aggiustando ciò che non va nel mondo?” ha presentato come sistemando le “falle del sistema” si possa migliorare i servizi. Una delle science story più richieste è “Il mondo dietro ai tubi: uno sguardo digitale per il monitoraggio degli impianti e delle reti”, intervento curato dal nostro Davide Lombardi, responsabile Impianto Telecontrollo di Heratech, in cui illustra tramite un video in realtà virtuale le fasi di un processo di depurazione partendo dall’acqua del Po.
Le attività proseguiranno fino a sabato 14 con 18 incontri, 34 laboratori e 7 game conference e workshop per circa 3.870 alunni distribuiti su 155 classi in 12 istituti superiori.
Più di 500 proposte avviate sui territori
Ben 33gli incontri a tema scienza, ambiente, economia e salute, a cura di docenti dell’Università di Bologna, Ferrara e Padova, affiancati da Immaginario Scientifico Science Center di Trieste e Tecnoscienza,ai quali parteciperanno oltre 20.000 studentiin dibattiti interattivi con esperti, ricercatori e giornalisti. Tornano anchei laboratori “hands-on”per indagare l’interazione uomo-macchina e il mondo “smart”attraverso il nuovo gioco di ruoloPlayDecide.Grande interesse ha suscitato il Workshop sulle fake news, tema di attualità e rovescio della medaglia della real-time communication.Infine, le classi usciranno dalle aule per le visite ai Dipartimenti Scientifici delle Università del territorio.
Science Day: le sfide tra scienza e creatività
Grandi novità nel 2018:quest’anno, tutte le classi potranno sfidarsinon solo nel tradizionaleClick Day,la gara all’ultimo click sugli argomenti trattati in questa edizione, ma anche nel nuovissimo Smart Day, una competizione che durerà per tutto il periodo dello svolgimento del Pozzo, terminerà il 18 aprile e premierà la creatività dei ragazzi alle prese con video, testi, esperimenti o prototipi prodotti sul tema.Bendue classi vincitrici potranno andareinsieme in visita al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.
Evento conclusivo dell’edizione 2018 sarà la consueta Maratona Fotografica DISTURbo,il gioco a squadre che tra maggio e giugno riempirà le città di Bologna e, da quest’anno, invaderà anche Riccione di fotografi in erba. I premi saranno tanti e il Premio Hera, andrà al team che meglio avrà interpretato i target fotografici legati ai temi di un pozzo di scienza 2018.
A Bologna l’appuntamento è per sabato 5 maggio, mentre a Riccione il 23 giugno.
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