Da: Movimento 5 Stelle
Il M5S si gioca il jolly, un jolly per la democrazia, soggetto alle ferree leggi della ‘par condicio’ elettorale.
Come sancisce l’art 101 (commi 1 e 3) del Regolamento del consiglio comunale, ciascun gruppo consigliare ha la facoltà, ogni 8 mesi, di far calendarizzare con carattere di urgenza alla prossima seduta utile del consiglio comunale (che sarà il 21 novembre p.v.) un Ordine del Giorno che consiste nella “formulazione di un voto politico-amministrativo su fatti o questioni di interesse della comunità per i loro riflessi locali, nazionali od internazionali, che investono problemi politico sociali di carattere generale.”.
Proprio in questa fattispecie rientra l’Ordine del Giorno presentato dal consigliere pentastellato Claudio Fochi, che si sofferma sui rischi di implosione che sta per correre l’impalcatura democratica strutturata dai nostri padri costituenti.
La discussione in aula, che seguirà modalità compatibili con le esigenze della ‘par condicio’ previste a partire dal mese antecedente la data referendaria, sarà un’occasione in più per i cittadini, ma in contesto istituzionale, di essere informati sulla proposta di revisione costituzionale e le sue conseguenze.
Tali conseguenze potrebbero avere uno spiacevole effetto di ricaduta anche sull’interlocuzione fra amministrazioni comunali e regioni, che rischiano di perdere prerogative e competenze sul territorio a vantaggio dello stato centralizzato.
Il solo fatto di poter affrontare l’argomento in consiglio comunale, dando la parola ai rappresentanti eletti dai cittadini è considerato dal m5S estense come un episodio di legittima democrazia che, si spera , possa fornire un ulteriore elemento di valutazione referendaria alla cittadinanza.
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