“Un inedito teatrino dell’assurdo”: l’intervento di Sel sugli investimenti per la riqualificazione turistica dei lidi
Tempo di lettura: 2 minuti
Un inedito teatrino dell’assurdo è andato in scena venerdì scorso al Lido degli Estensi, dove, presso l’Istituto ‘Remo Brindisi’, si è rappresentato ‘Un nuovo modo di vedere il mondo’ (sic) sceneggiato dalla Provincia di Ferrara. Secondo la sua Presidente, entro il 2020, saranno gettate le basi di una rinascenza turistica della nostra costa, destinata a diventare una sorta di Paese delle meraviglie certificato Unesco. Il Sindaco di Comacchio, poi, fresco illuminato sulla via di Stoccarda dal ‘Dio-mercato’ ha evocato pericolosamente lo ‘stato d’eccezione’: “Si sono perse circa due milioni di presenze turistiche nell’ultimo decennio. In passato sono stati compiuti degli errori. Non abbiamo il tempo per guardarli e giudicarli. Non possiamo perdere nemmeno un minuto. L’unico tempo che abbiamo a disposizione è quello di guardare avanti”. Proprio così. Testuale. Senza bussola. Con la testa affondata nella sabbia. Si è infatti assicurato la guida dei “veri protagonisti del giorno”: quegli imprenditori locali che volendo “voltare pagina” sono pronti ad investire nella nuova Baloccopoli. Basta la parola ed una stretta di mano. Evviva il neonato distretto turistico della costa a ‘burocrazia-zero’ e -c’è da scommetterci- a ‘Parco-zero’! Sì, perché gli ‘innovatori’ vogliono investire proprio nel territorio presidiato dal Parco del Delta del Po. O meglio di ciò che ne resta. Il Presidente dell’Ente che ne cura la gestione era in sala. Nessuno lo ha invitato al tavolo della presidenza e men che meno gli ha rivolto pubblicamente il saluto dovuto. Cambiano i suonatori, ma la musica è la stessa che ha portato alla perdita catastrofica di due milioni di presenze turistiche. La sala sul finire era festosa. Per la ripartenza annunciata e contro natura di quella ‘economia’ e di quel ‘lavoro’ che hanno trasformato Comacchio da Città del Delta nell’attuale e insano Gigante-Nano. Coda finale. Poche ore dopo, sono scese in piazza più di mille persone, con alla loro testa lo stesso Sindaco. Protestavano giustamente contro le politiche provinciali di quegli ammininistratori pubblici che, come nell’ultimo ballo del Titanic, erano euforicamente al fianco del Sindaco Marco Fabbri solo il giorno prima.
Circolo del Delta Sinistra Ecologia Libertà
Comacchio, 10 febbraio 2014

Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani