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Un fiume di musica presenta Bluetime Giovedì 20 luglio

Articolo pubblicato il 19 Luglio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Organizzatori

Smooth jazz, lounge, latin jazz, pop jazz, funky jazz. Sono i mille colori della musica di Bluetime, gruppo formato da Ambra Bianchi (voce e flauto), Nicola Morali (tastiere), Enrico Trevisani (basso), Roberto Poltronieri (chitarra) e Stefano Peretto (batteria). I cinque suoneranno tutti insieme giovedì 20 luglio dalle 19 a Un Fiume di Musica, l’iniziativa musicale estiva a Palazzo Savonuzzi, via Darsena 57, Ferrara.

Dal 1989 al 1992 il gruppo Bluetime svolge un’intensa attività concertistica e realizza il primo disco. Si ritrova nel 2000, riprendendo l’attività con la partecipazione di diversi musicisti. Questa nuova formazione si distingue per la ricerca e creazione di sonorità tipiche dello stile smooth jazz, fondendo le diverse competenze, sensibilità ed esperienze musicali dei suoi componenti. Il gruppo offre così un vasto repertorio, ricercato ed emozionante, che spazia dai Fourplay a Diana Krall, da Joyce Cooling a Chiara Civello, dagli standard jazz a brani inediti.

Per i mesi di maggio, giugno e fino a fine luglio ogni giovedì sera a Wunderkammer si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna. Si potranno inoltre degustare a turno le offerte enogastronomiche proposte dalle eccellenze del territorio: ristorante Max, La Romantica, Pronto Pesce e Golosità Ferraresi da Maria, che si turneranno rendendo ogni serata speciale e particolare. Tutte le serate saranno a ingresso libero. Un Fiume di Musica 2017 è organizzato da Scuola di Musica Moderna – Amf in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer (di cui l’Associazione Musicisti di Ferrara fa parte) ed è all’interno del progetto Smart Dock nell’ambito di “Giardino Creativo” finanziato dall’Anci. Per il mese di luglio non è prevista la navigazione notturna di Nena B-Side: navigazioni sotto le stelle.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani