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Ultimo appuntamento con “I Venerdì dell’Universo”. Nello spazio alla ricerca dell’Universo invisibile

Articolo pubblicato il 30 Marzo 2017, Scritto da UNIVERSITA’ DI FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


Da ufficio stampa

Ultimo appuntamento domani, venerdì 31 marzo, alle ore 21 alla Sala Estense (piazza Municipale), della nuova edizione dei “Venerdì dell’Universo” con l’astronomo Giuseppe Malaguti che terrà la conferenza “Nello spazio alla ricerca dell’Universo invisibile”.

Giuseppe Malaguti dirige dal 2010 l’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Bologna, Struttura di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e ha lavorato a diversi progetti e studi di missioni spaziali, tra cui il telescopio per raggi gamma INTEGRAL dell’Agenzia Spaziale Europea Nel corso della serata offrirà una panoramica storica sulla continua ricerca dell’uomo nello spazio.

Nel 1609 Galileo mostra l’uso del “cannone occhiale” al Doge di Venezia. Passano pochi decenni e Newton scompone la luce. Quella visibile. Poi, nell’Ottocento, altri scoprono altre luci. Questa volta invisibili. Arriva il 1957. L’era spaziale. Si può aprire la caccia all’universo invisibile. Oggi i telescopi spaziali vedono il cosmo in microonde, raggi, X, raggi gamma, mostrandoci un’immensa zoologia fantastica e reale: resti di supernova, galassie attive, buchi neri con masse di milioni di Soli, la nucleosintesi degli elementi, gas super caldi intergalattici, … E domani? Sarà sempre più spazio: esploreremo in profondità il Sistema Solare, da Mercurio ai satelliti di Giove (quelli di Galileo…), analizzeremo le atmosfere dei pianeti extrasolari, i venti energetici dai buchi neri, e chissà cos’altro. Saremo sempre più “…materia stellare che medita sulle stelle”.

La storica rassegna di seminari scientifici su Astronomia, Fisica e Scienze, è organizzata dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con Arci, il Gruppo Astrofili Ferraresi “Columbia“, Coop. Sociale Camelot.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani