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da: ufficio stampa Coldiretti

Il presidente Losapio “nostro rigore sia condiviso da tutte le centrali cooperative”.

Un codice etico che vieta di conferire cariche amministrative o incarichi gestionali a coloro che abbiano riportato condanne definitive o patteggiate con ammissione di colpa, tutela i diritti dei soci contro lo sfruttamento per combattere azioni che possono minare la credibilità, l’etica e l’immagine del movimento cooperativo e garantisce trasparenza, equidistanza e autonomia nei rapporti con la Politica e la Pubblica Amministrazione. Sono questi i contenuti principali del Codice Etico Comportamentale approvato dalla Giunta Esecutiva di UE.COOP che lo offre al mondo cooperativo come atto tangibile di impegno nel prendere le distanze da condotte riprovevoli.

“Arrivare alla determinazione di un Codice Etico Comportamentale – ha detto il neo presidente di UE.COOP Gianpietro Losapio – era uno dei primi obiettivi che insieme alla nuova Giunta esecutiva ci eravamo posti all’inizio di questo mandato, ispirato al rigoroso rispetto dei principi costituzionali e normativi alla base della mutualità, il quale diventa ora la barra cui ancorare l’agire dell’intera UE.COOP”. “Abbiamo voluto questo importante strumento – ha proseguito Losapio – in quanto oggi più che mai, riscontriamo una profonda crisi etica prima ancora che economica, e la cooperazione italiana non ne è immune, data la recente vergogna di Lampedusa con i migranti trattati da una cooperativa diaccoglienza come prigionieri di un campo di lavoro del Nordcorea finoalle tante e troppe vicende che riguardano l’alta dirigenza di cooperative”. “Una situazione preoccupante che ci ha portato ad adottare il codice etico di autoregolamentazione per guidare tutti i comportamenti delle associate e di quanti sono chiamati a svolgere funzioni dirigenziali nel rispetto dei principi fondatori della cooperazione.”

Il codice prevede, tra l’altro, che ogni soggetto aderente a UECOOP si impegna a conformare la propria condotta al rispetto dei diritti fondamentali degli individui in conformità con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU, dei lavoratori e dei consumatori, astenendosi dal compiere azioni che possano minare la credibilità, l’etica e l’immagine del movimento cooperativo. In linea con tali precetti UECOOP ha posto il divieto di conferire cariche amministrative o incarichi gestionali a coloro che abbiano riportato condanne definitive o patteggiate con ammissione di colpa, tra l’altro, per reati di mafia o contro la pubblica amministrazione ponendo altresì il divieto di elargire attribuzioni economiche, regali o altre utilità a partiti, movimenti o gruppi politici ovvero a candidati a qualsiasi elezione, per poter concretamente garantire l’indipendenza del movimento cooperativo dalla rappresentanza politica. Il codice etico regolamenta nel segno della trasparenza anche i rapporti con la Pubblica Amministrazione. Ogni soggetto aderente a UECOOP si deve astenere dal promettere, richiedere, offrire o ricevere a/da pubblici ufficiali, incaricati di pubblico servizio o dipendenti in genere della Pubblica Amministrazione o di soggetti comunque concessionari di servizi pubblici o partecipati, in qualsiasi misura, da soggetti pubblici, vantaggisotto qualsiasi forma. E’ fatto divieto, nei rapporti con pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio, di attribuire regali o beneficio gratuito, promesso, richiesto, offerto o ricevuto, che possa essere interpretata comeeccedente le normali pratiche commerciali o di cortesia, o comunque rivolta ad acquisire trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi operazione riconducibile all’attività sociale.

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