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Da invivibili ad accessibili. Sono le città per tutti, attente ai bisogni più diversi, alle forme di disabilità, ma anche alle esigenze di chi deve muoversi con un passeggino o una carrozzina per strada, in un albergo, in un agriturismo senza faticare più di tanto. In città, al mare e in montagna. Non a caso Roberto Vitali, presidente di Village4All il marchio turistico internazionale nato per certificare l’accessibilità delle strutture ricettive, ama ripetere che le necessità di una persona con bisogni diversi sono simili a quelle di un bambino. Negli anni l’idea illuminata di Vitali, il primo ad aprire a Ferrara l’Informa Handicap, si è trasformata da visione futuribile a idea vincente tanto da fruttare a V4A e all’applicazione omonima, arricchita dal termine inside, due riconoscimenti prestigiosi nell’ambito degli Untwo Awards promossi dall’Organizzazione mondiale del Turismo delle Nazioni Unite.

Innovazione, tecnologia ed etica del turismo sono alle base di entrambi gli oscar, ma c’è ancora molto da fare. “L’idea era condivisibile, lo testimoniano i premi, ma soprattutto le esigenze di un turismo globale che si sta muovendo in questa direzione – spiega Vitali – Il turismo accessibile è un tema sul quale sono chiamati a lavorare tutti i paesi. C’è chi sta muovendo i primi passi e chi, come noi, ha già fatto un pezzetto di strada”. Reduce da Gitando, il salone vicentino del turismo e delle vacanze, dove Vitali ha moderato la quarta edizione del Meeting Internazionale di Turismo Accessibile, ricorda come le vacanze per tutti siano da una parte sintomo di progresso e dall’altra fonte economica di grande importanza. Due facce della stessa medaglia, che nella tutela dell’ambiente e delle sue risorse, trovano la ragione di un nuovo e moderno impulso sponsorizzato dall’Europa.

Nel giorno del Tourism Day 2013, l’accessibilità turistica è stata assunta come un valore da promuovere nel segno della qualità. Se la svedese Gothenburg si è ritagliata il primo posto tra le città per tutti, le altre ne devono seguire l’esempio, magari allineandosi ai consigli europei pensati per imprenditori e operatori turistici. Il segreto, sostiene la Commissione europea, non sta solo nell’eliminazione delle barriere architettoniche ma nella capacità di cogliere il business e la sua utilità; di conciliare l’innovazione alle richieste di un mercato in espansione. “Nella sola Europa il turismo per tutti riguarda ben 127 milioni di persone, un giro d’affari che si attesta intorno ai 90 miliardi di euro – spiega Vitali – L’Italia ha 4 milioni di potenziali ospiti, un indotto di 5, 6 miliardi, si capisce bene l’importanza di mettere a punto una dimensione turistica accessibile il più ampia possibile. Il mercato del turismo accessibile vale fino al 20% del Pil turistico di ogni Paese della Ue”.

Numeri a nove zeri di cui tenere conto. “Il tema dell’accessibilità, anche a livello locale, è stato percepito come una necessità. I risultati ottenuti con Rimuoversi in Centro, l’iniziativa promossa da Ascom e Confcommercio per rendere il centro storico più amichevole e accessibile fin dai suoi arredi, ha visto una grande partecipazione”, continua Vitali, consigliere Ascom, del Consorzio Visit Ferrara e consulente. “Metterla in campo ci ha permesso di abbozzare le basi per una progettazione europea alla quale il Comune è interessato – spiega – In un certo senso la crisi ha spinto anche i commercianti a interrogarsi sulle modalità di affrontarla, molti si sono resi conto di quanto sia importante dare attenzione a tutti i clienti. Tutto questo, produce economia e inclusione”. A Ferrara, come in ogni altro luogo.

“Tutte le strutture garantite dal marchio V4A hanno generato una crescita del giro d’affari che va dal 10 al 20 per cento – conclude – Come è ovvio tutto dipende dall’impegno di chi ci lavora”. E anche dall’attenzione delle istituzioni, la Regione Veneto ha fatto dell’accessibilità un tema forte della propria strategia turistica. E’ la regione più visitata, 63 milioni di presenze, un primato tale da spingere l’assessore regionale Marino Finozzi a illustrare durante il Tourism Day 2013 l’impatto economico delle vacanze alla portata di tutti. E’ giusto e conviene assecondare le necessità imposte dallo stato fisico e dalla salute, comprese quelle alimentari. Un numero sempre maggiore di persone in tutto il mondo soffre di allergie e intolleranze, è il continuo insorgere dei casi a chiedere risposte. Per tutti.

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Monica Forti



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