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Turismo di massa e tutela del patrimonio Unesco: istruzioni per l’uso

Articolo pubblicato il 18 Settembre 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


  • da: Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco

    La Grande Bellezza e il turismo di massa. Dibattito costantemente aperto su un tema sempre attuale:
    garantire a tutti la facoltà di fruire del patrimonio artistico e culturale tutelandone al contempo
    l’integrità e preservandone il carattere autentico, senza svilirlo o mercificarlo.
    L’occasione per riprendere il filo del ragionamento è offerta dal World Heritage Tourism Expo che
    si svolge da domani (venerdì 18) a domenica al Palazzo della Ragione di Padova. Nello specifico,
    sabato alle 11 si terrà nella sala Anziani, il “Laboratorio turismo responsabile e patrimonio
    mondiale”, organizzato dal comitato tecnico scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio
    Mondiale Unesco, con la collaborazione de L’Agenzia di Viaggi.
    Secondo Carlo Francini, coordinatore scientifico dell’Associazione, “in un contesto generale, in cui
    l’eccezionale valore universale dei siti Unesco può essere fortemente compromesso dall’impatto del
    turismo di massa, accrescere la consapevolezza sul valore dei siti Unesco è un’indispensabile azione
    strategica volta alla corretta salvaguardia e valorizzazione dei siti stessi, oltre che costituire uno dei
    principali compiti prescritti agli Stati membri e ai site-managers”.
    “Il Laboratorio – prosegue Francini – attraverso il coinvolgimento di esperti del settore e dei
    componenti del comitato tecnico dell’associazione, vuole approfondire la realtà dei siti Unesco
    italiani ed esteri sul tema del turismo responsabile, evidenziando criticità, progetti e idee innovative
    utili alla loro gestione”.
    Fulcro del laboratorio, aperto al pubblico, saranno le presentazioni delle buone pratiche da parte di
    tecnici dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, istituzioni, fondazioni,
    associazioni ed enti attivi nel settore. Oltre ai contributi di 11 siti italiani, illustreranno la loro
    esperienza Croazia, Giordania, Svizzera e Ungheria, in uno spirito di reale condivisione e
    collaborazione internazionale.
    In tale occasione, i membri del comitato tecnico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio
    Mondiale Unesco sottoporranno alle istituzioni nazionali e internazionali il documento “Azione
    Patrimonio Mondiale”, che evidenzia le azioni utili per la gestione dei siti italiani Unesco, esprime
    solidarietà a chi ha subito gli effetti delle distruzioni di siti Patrimonio Mondiale e offre la
    disponibilità a collaborare a programmi di cooperazione internazionale a favore dei siti inseriti
    dall’Unesco nella Lista dei Patrimoni Mondiali in pericolo.
    All’incontro interverranno Maria Paola Azzario, presidente Federazione Italiana Club e Centri
    Unesco, Marina Bastianello per la commissione Acri per le Attività e i Beni Culturali, Claudio
    Bocci direttore Federculture, Paolo del Bianco presidente Fondazione Romualdo del Bianco – Life
    Beyond Tourism, Maurizio di Stefano presidente Icomos Italia.

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    Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
    Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
    (Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

    PAESE REALE
    di Piermaria Romani