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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Corsini: “Un primo, importante segnale d’inversione di tendenza. Occorre proseguire nella valorizzazione delle specificità della nostra montagna e qualificare le strutture ricettive”

Dopo i dati positivi del periodo invernale, in particolare per l’area modenese, arrivano quelli ufficiali dei mesi primaverili, comunicati dalle Province, che fanno registrare per maggio un +27,2% negli arrivi e un +18% nelle presenze (rispetto al 2014) nelle località dell’Appennino emiliano-romagnolo, e che portano i risultati complessivi dei primi cinque mesi del 2015, rispettivamente, a un +16% e +13,9%. Anche i primi numeri relativi all’estate in corso hanno il segno più.

“Sono dati più che incoraggianti – è il commento dell’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini – . Forse è prematuro affermare che la fase di criticità del turismo verde e dell’Appennino è completamente superata, ma è comunque un primo, importante segnale d’inversione di tendenza. Tutto questo – sottolinea l’assessore – è frutto indubbiamente delle ‘azioni’ positive avviate da vari operatori, nell’innovare e qualificare l’offerta dell’accoglienza, e delle risorse stanziate dalla Regione”. Una conferma ulteriore della crescita turistica, prosegue l’assessore, arriva “dai dati ufficiosi che riguardano la prima parte della stagione estiva dove si segnalano, grazie alle condizioni meteo ben diverse rispetto allo scorso anno, incrementi significativi delle presenze nelle diverse tipologie di strutture ricettive”. Questi dati, aggiunge Corsini, “devono incoraggiare i soggetti pubblici e privati a proseguire nell’impegno per valorizzare le specificità dell’Appennino – dalle eccellenze culturali a quelle gastronomiche, dal patrimonio paesaggistico a quello ambientale – e per qualificare le strutture ricettive, di accoglienza e di soggiorno”.
Il recente avvio del percorso di revisione della legge regionale sul turismo, la 7/1998, principalmente finalizzato a orientare la promo-commercializzazione sulle destinazioni turistiche, “può rappresentare un’utile occasione di confronto sulle opportunità dell’offerta turistica dell’Appennino e stimolare la filiera privata ad attivare gli investimenti necessari. Nell’ambito dell’ampia consultazione sulla ‘nuova’ legge – conclude Corsini – verrà programmato un momento specifico di riflessione e di approfondimento, con il coinvolgimento dei vari soggetti pubblici e privati. Con uno scopo preciso: individuare le nuove strategie per migliorare ancora di più l’offerta turistica del nostro Appennino”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



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