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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


da: Elena Muzzani

Spettabile redazione, desideravo segnalarvi due fatti per me importanti avvenuti nella nostra città, che forse per mia mancanza di attenta lettura e attenzione non sono state né anticipate, né raccontate, dal vostro quotidiano avvenute tra venerdì e sabato nella nostra città.
La prima è stata una piacevolissima e sorprendente performance tra danza e arte intitolata TRE ROSE PER SEMPRE, dove un gruppo di teatro, che si autodefinisce amatoriale, composto da persone con la passione della danza, ha avuto la forza di mettere insieme uno spettacolo suggestivo interessante, dimostrando che, sempre passione e talento, in particolare mi riferisco alle coreografie di CaterinaTavolini, sono in grado di offrire, a chi ha la curiosità di mettersi in gioco, di trovare il tempo per la riflessione e la messa in scena del gesto artistico, possano trasmettere agli spettatori emozioni che non andranno perdute una volta tornati a casa.
Altro fatto interessante è avvenuto alla sala estense nei giorni 8 e 9 maggio dove le scuole del ferrarese sia delle medie di primo e secondo grado si sono misurate nella riscrittura e adattamento de: La tempesta di William Shakespeare il lavoro era guidato dal sottotitolo dal testo alla scena.
Lavorando non ho potuto assistere ai lavori dei più piccoli, ma so che al di là del risultato i ragazzi sono stati coinvolti e soddisfatti di quello che hanno fatto.
Per le classi della secondaria di secondo grado mi è stato possibile assistere alle performance, e anche qui, grazie al lavoro di docenti e a quello dei ragazzi, ciò che ho potuto vedere e sentire mi ha offerto un passaggio veloce e quasi mai banale sulla commedia di Shakespeare.
Il fatto particolare è che come più volte ho sostenuto non siano necessari grandi mezzi, come nel caso delle TRE ROSE, ma cose dire, si è spaziato dal lungometraggio, dove si faceva l’occhiolino ai film muti, il confezionamento di un trailler di promozione al film uscito nel 2010.
Molto raffinato nella sua brevità, ma originalità il riadattamento della tempesta effettuata dalla II A dell’Ariosto dove musiche e dialoghi, tutto dal vivo, hanno aperto una finestra sul vero spirito shakesperiano, furbamente rielaborati hanno immerso la platea in quel mondo fatto di ambiguità ma che in questo clima non ha mai fatto rima con volgarità.
Per ultima un divertente allestimento teatrale intitolato “The Tempest- Al tempural”dell’indirizzo linguistico che attraverso una combinazione linguistica tra il dolce inglese del ‘500 e lo schietto dialetto ferrarese ha reso attraverso la parodia l’ironia quanto siano attuali commedie e temi di questo genere.
Ringrazio per l’attenzione

Ferrara 11 maggio 2014-05-11
Elena Muzzani

Ferrara film corto festival

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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