Tre milioni di euro per il micro credito
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da: Cofiter
Tre milioni di euro per favorire la nascita di piccole imprese. Frutto di un accordo recentemente siglato con il Fei (Fondo Europeo per gli investimenti), sono quelli che mette a disposizione Cofiter (Confidi Terziario Emilia Romagna) nell’ambito di un progetto teso a costituire o sviluppare nuove attività. Destinatari del ‘microcredito’ – questo il nome del prodotto – sono quanti, di norma, hanno difficoltà ad accedere a finanziamenti tradizionali. Quindi giovani, donne, stranieri. Ma anche persone espulse dal mondo del lavoro, quindi disoccupati o cassa integrati, che hanno volontà ed energie per rimettersi in gioco e vogliono così trasformarsi da ex dipendenti a imprenditori. Fino a 25 mila euro il credito, 60 mesi la durata del finanziamento, 30 giorni l’istruttoria, nessun limite anagrafico e di genere per candidarsi. «L’importante è avere un progetto spendibile in ambito regionale, che nel tempo possa crescere incrementando l’occupazione», spiega il direttore, Marco Barbero. Parola chiave dell’operazione è «idea. Quella che produce reddito per se stessi e ricchezza per il territorio, quindi business», sintetizza Barbero. Il tutto al passo con un mercato in continua evoluzione che sta riscoprendo le piccole attività come motore, anche, della riqualificare del tessuto urbano. Candidabili possono essere una piccola agenzia di consulenza web come un centro estetico o una moderna merceria. «L’importante – rimarca Barbero – è che colmino una carenza, anche guardando in prospettiva». Soddisfatto il Presidente, Marco Amelio: «Abbiamo intercettato un bisogno di realizzazione individuale che va di pari passo con un concreto sostegno all’economia reale. Il tutto in sintonia e continuità con la mission dei Confidi. In un momento delicato come l’attuale – chiude Amelio – vogliamo e riusciamo a dare risposte concrete alle imprese e ad essere punto di riferimento degli enti territoriali». La domanda per accedere al micro credito può pervenire a Cofiter anche attraverso ConfCommercio e Confesercenti, con le cui reti Cofiter ha una consolidata collaborazione. Info, www.cofiter.it.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani