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Ferrara film corto festival

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Da: Gruppo G.O.L.

Al Signor Sindaco del Comune di Ferrara e p.c. Al Procuratore della Repubblica in Ferrara

OGGETTO: Indagine CAMELOT.

Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Rendine INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

PREMESSO

che la stampa ha riportato come due persone dipendenti, una direttamente e l’altra indirettamente, dal Comune di Ferrara risultino indagate dalla Procura della Repubblica di Ferrara che dovrà probabilmente verificare se vi sia stata una violazione del codice degli appalti.

RISAPUTO

che il sottoscritto ha:

– interpellato diverse volte l’Amministrazione Comunale circa l’opportunità di effettuare delle gare ad evidenza pubblica relativamente ai progetti affidati con sospetta ricorrenza ad una nota società Cooperativa a R.L;
– espresso forti dubbi sulla possibilità che vi siano state parcellizzazioni di affidamenti di servizi simili allo scopo di ridurre l’importo totale della gara e di conseguenza evitare un confronto più ampio. Per esempio, poiché importi modesti non prevedono gara d’appalto si potrebbero assegnare 100 progetti di mediazione culturale da 3000 euro ciascuno, tuttavia se il progetto è il medesimo, e prevedibile, per legge si deve fare un’unica gara a valenza europea da 300.000 euro.
Inoltre, l’amministrazione, attraverso l’Assessore alle politiche sociali Chiara Sapigni ha dichiarato di non conoscere i soci lavoratori della suddetta cooperativa A R.L. (cfr. risposta Sapigni interpellanza n. 116451/2014 del 23 gennaio 2015) e quindi, di fatto, non è a conoscenza se esistono o meno situazioni di incompatibilità della Società Cooperativa a Responsabilità Limitata e l’amministrazione;

CURIOSISSIMO

che lo scrivente, che non è un esperto di appalti e contratti, abbia paventato come la procedura utilizzata fosse quantomeno foriera di perplessità, perplessità che sono state indirettamente confermate dalla magistratura che ha ritenuto opportuno approfondire il comportamento tenuto dall’Amministrazione nel caso specifico.
Poiché si ritiene poco credibile che chi è esperto di appalti pubblici possa assegnare di propria volontà e senza alcuna pressione progetti ad una società di capitali.

TUTTO CIO’ PREMESSO

il sottoscritto INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato per sapere:

– se ritiene credibile che predette persone abbiano deciso autonomamente di effettuare delle assegnazioni dirette ad una cooperativa a R.L.
– se vi possano essere state pressioni politiche sui predetti da parte di qualche figura istituzionale a cui la S.V. ha delegato importanti funzioni.
Si prega la S.V. di fornire risposta scritta.

Con Osservanza.

Il Presidente del Gruppo Consiliare
G.O.L. – Giustizia Onore Libertà
Ing. Francesco Rendine

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Riceviamo e pubblichiamo


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(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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