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Ferrara film corto festival

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Da Movimento 5 Stelle

Privatizzare tutte le utility (smaltimento rifiuti, acqua, gas, energia) o cercare di implementarne una gestione virtuosa “in house”, al di fuori delle logiche di puro profitto e pensando solo alla qualità dei servizi per i cittadini?
Vendere le azioni di HERA e realizzare liquidità per le casse comunali o tenerle per accumulare dividendi e profitti, dirottandone una parte verso i servizi?
La querelle Marattin-Tagliani poco interessa ai ferraresi, dato che assomiglia tanto ad una scaramuccia all’interno del PD in cui “due galli in un pollaio” si contendono, con quella buona dose di supponenza che non difetta a nessuno dei due, la scena politica ferrarese in vista della campagna elettorale, anticipata dai venti delle prossime elezioni nazionali.
Nel merito della questione, a nostro avviso, un’amministrazione comunale illuminata che lavori nella logica del bene comune deve avere come unico obiettivo il meglio per i cittadini in termini di costo e qualità dei servizi, il che significa una sola strada: abbandonare la tutela dei profitti delle grosse multiutility che agiscono in regime di monopolio, ben protette dall’Amministrazione regionale, proprio come la nostra “mamma HERA”.
Il Comune di Forlì, ad esempio, il coraggio di cambiare pare ce l’abbia e sta provando ad invertire la rotta. Ha infatti deciso di sciogliere il rapporto con HERA e di costruire un’azienda pubblica cui dare l’affidamento diretto per gestire il ciclo dei rifiuti, strada che l’Amministrazione comunale estense sembra molto lontana dal voler intraprendere anche perché entrerebbe in gioco il destino dell’inceneritore cittadino che, com’è noto, oltre che fonte di guadagno per HERA a spese dei nostri polmoni, è pure funzionale a quel tentativo di energia geotermica dai risultati assai dubbi in termini economici ed ambientali, spacciata per energia pulita. Sulla sorte dell’inceneritore sarà bene si cominci a ragionare seriamente e in tempi rapidi, sia perché la scelta di tentare un aumento della differenziata attraverso la tessera personale (accolto peraltro piuttosto male dai cittadini) sembrerebbe andare verso una riduzione del prodotto da incenerire, sia perché le linee guida europee chiedono la progressiva dismissione di questi indiscutibili produttori di cancro.
Percorrere la strada della vendita delle azioni di HERA caldeggiata dall’ex assessore comunale Marattin significa rendere irreversibile la gestione del servizio idrico e dei rifiuti ad opera di soggetti privati, guidati dalla logica della massimizzazione dei profitti. È quanto fa già ora HERA, nonostante la “partecipazione e controllo” dei rappresentanti degli enti locali. Negli anni che vanno dal 2010 al 2016 ha infatti realizzato profitti per circa 1 miliardo e 150 milioni di euro e distribuito dividendi ai soci-privati e pubblici per circa 870 milioni. Assegnare servizi come quello della gestione dei rifiuti o dell’acqua tramite gara significa promuovere una totale e irreversibile privatizzazione della gestione dei fondamentali beni comuni. Ecco perché una totale e immediata vendita delle azioni HERA, prima di aver strutturato un progetto organico ed efficiente di ripubblicizzazione di questi servizi, non ci può vedere concordi.
A nostro giudizio, il bene comune per il cittadino deve restare il centro unico del pensiero e dell’azione dell’amministratore pubblico. E se conflitto c’è, che sia sanato velocemente nella massima trasparenza.
Se a breve e medio termine la soluzione intrapresa dal Comune di Forlì dovesse rivelarsi non percorribile nella nostra Città (per mancanza di volontà politica!) allora teniamoci i dividendi di HERA, che sono comunque un flusso di denaro costante, spendibile per investimenti ambientali, riqualificazione di aree verdi o nel miglioramento della qualità dell’aria attraverso una politica energetica che punti non più al mantenimento di un inceneritore, ma al massiccio ricorso ad energie rinnovabili, ad una raccolta differenziata spinta e ad un riciclo rifiuti accurato e tracciato.
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Il M5S di Ferrara, pertanto, lancia la proposta di un tavolo di confronto e dibattito tra le forze politiche di maggioranza e opposizione sul futuro prossimo dei servizi dei beni essenziali, in un’ottica di sostenibilità ambientale, graduale dismissione dell’incenerimento, lancio di politiche virtuose per il risparmio energetico (prima fonte di energia pulita), studi di fattibilità per il ritorno alla gestione pubblica di acqua, energia e rifiuti.
Movimento 5 Stelle Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it