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TPER e la campagna abbonamenti “Salta la fila”

Articolo pubblicato il 24 Agosto 2015, Scritto da TPER

Tempo di lettura: 3 minuti


da: ufficio stampa Tper

TPER LANCIA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI “SALTA LA FILA”: rinnovando o sottoscrivendo l’abbonamento online o agli sportelli bancomat si evitano code alle biglietterie

Sono sempre di più le persone che per i propri spostamenti quotidiani su bus e treni Tper si affidano all’abbonamento annuale, sfruttandone la praticità di utilizzo, l’assoluta convenienza e il prezzo bloccato per un anno. Tra i vantaggi, inoltre, la possibilità pagare l’abbonamento in tre rate e le agevolazioni in termini di sconti per giovani e anziani e per chi fa dell’abbonamento una scelta comune e condivisa da più componenti del nucleo familiare.
Tper – che è la più grande realtà del settore dei trasporti pubblici della nostra regione – conta oggi oltre 82.000 abbonati annuali, una vera e propria città in movimento che valorizza il lavoro quotidiano dell’Azienda, teso ad offrire un servizio sempre migliore.
Ai fedelissimi abbonati, aumentati percentualmente dell’11,5% in soli tre anni, e a tutti coloro che per la prima volta vorranno far parte di questo virtuoso gruppo sempre più vasto è dedicato il claim che Tper, con l’approssimarsi della ripresa delle attività lavorative e scolastiche, ha lanciato per la propria campagna abbonamenti: “Salta la fila”.
Le code agli sportelli, infatti, oggi si possono evitare in tanti modi: non solo recandosi per tempo in biglietteria senza aspettare gli ultimi giorni utili, tradizionalmente coincidenti con l’avvio dell’anno scolastico – considerato che l’inizio della validità degli abbonamenti annuali personali può decorrere, a scelta del cliente, da uno qualsiasi dei 30 giorni successivi all’acquisto, quindi anche il rinnovo può essere fatto con un ragionevole anticipo – ma anche affidandosi a soluzioni di grande praticità, fruibili anche da casa o a uno sportello bancomat.
Sul piano della comodità, infatti, l’abbonamento annuale, che è caricato su tessera a microchip “Mi Muovo”, oltre a permettere 365 giorni di viaggi in città spendendo meno di un caffè al giorno, offre un ulteriore vantaggio per chi lo possiede: se non rientra in casi particolari, tra cui l’acquisto rateizzato o lo sconto famiglia, è rinnovabile – oltre che alle biglietterie – anche presso gli sportelli bancomat di Unicredit e Gruppo Intesa oppure online sul sito web di Tper, alla pagina www.tper.it/abbonati , senza costi aggiuntivi.
Sempre attraverso il sito, non solo si può rinnovare un abbonamento già in essere, ma anche sottoscriverne uno nuovo.
In aggiunta, ai titolari di abbonamento annuale l’Azienda riserva vantaggi anche in tema di acquisti, cultura, tempo libero, divertimento e utilità quotidiana, oltre che per l’utilizzo del servizio di car sharing a Bologna; promozioni esclusive garantite dai partner commerciali e istituzionali che hanno accettato di unirsi in sinergia a Tper.
Vantaggiose sono, infatti, le agevolazioni e le riduzioni sugli ingressi offerte da numerosi enti culturali della nostra regione, quali i Teatri Comunali di Bologna e Ferrara, l’associazione culturale Jazz Club Ferrara e il Bologna Jazz Festival, la Cineteca di Bologna, Biografilm e Future Film Festival, i teatri Celebrazioni, Europauditorium e Duse, le esposizioni di tutte le sedi dell’Istituzione Bologna Musei e Musica Insieme. Inoltre, la Multisala The Space Cinema di Bologna riconosce sconti sui film in programma, così come le Librerie Coop, Coin e Comet per quanto concerne gli acquisti e CityRedBus per i viaggi sul bus turistico scoperto di Bologna e sul trenino San Luca Express e, in ambito sportivo, gli abbonati annuali Tper avranno anche l’opportunità di poter vincere abbonamenti e biglietti per le partite casalinghe del campionato di serie A del Bologna F.C. 1909.
Tutte le informazioni relative agli abbonamenti, sono consultabili sul sito di Tper, al link: www.tper.it/abbonati .

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani