Tornano a nidificare specie rare di uccelli nella punta dello scanno a Goro
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Da Provincia di Ferrara
Una piccola striscia di sabbia, strappata dal mare, trasformata in incubatrice naturale dove stanno nidificando numerose specie rare e protette di uccelli, fra cui beccacce di mare, fratini e fraticelli. “Purché l’uomo li rispetti”, aggiunge il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli.
Accade nella punta dello scanno a Goro ed è il risultato ottenuto dai Carabinieri forestali, in collaborazione con la Polizia Provinciale, le Guardie ecologiche volontarie e l’associazione Ornitologi Emilia Romagna, dopo aver recintato la zona con una rete metallica. Recinzione con tanto di cartelli di divieto di sbarco e di frequentazione, che spiegano anche i motivi di tali limitazioni.
Una richiesta di rispetto della natura che varrà fino alla metà di luglio, cioè limitatamente al periodo della nidificazione.
L’introduzione del divieto è stata preceduta da una serata, svoltasi nella sala del Consiglio comunale di Goro, con i cittadini interessati a ottenere la concessione temporanea a uso turistico del demanio marittimo sull’area dello Scanno, individuata con ordinanza comunale. Un incontro al quale hanno partecipato anche i Carabinieri forestali di Punta Marina, di quelli per la Biodiversità di Bosco Mesola e alcuni esponenti dell’associazione Ornitologi dell’Emilia Romagna. Lo scopo era definire le regole per ottenere questa concessione divulgando, al contempo, la vitale importanza del rispetto delle regole “in questo piccolo lembo di terra – aggiunge il comandante Castagnoli – dove la natura sta donandoci nuova vita e al di là delle recinzioni, l’importanza è rispettarla, per la consapevolezza che salvaguardare questi volatili con qualche piccolo accorgimento ci rende tutti migliori”.

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