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Ho già intervistato Thomas Cheval diverse volte, ma ad ogni incontro riesce a meravigliarmi trovando sempre le parole migliori per spiegare ciò che accade nella sua vita. Ha da poco pubblicato un inedito intitolato “Mille passi”, un disco che racchiude una storia importante, quella di Sandra e Lulú.
“Tre anni fa ho iniziato a collaborare con l’associazione di pet therapy Chiaramilla. È stato l’attore Edoardo Boselli a chiedermi se volevo collaborare alla parte musicale dello spettacolo “La sedia di Lulú”, che l’associazione organizzava. Dopo essermi informato mi sono recato presso la loro sede e lì ho conosciuto la cofondatrice, Marina Casciani; ma a colpirmi e rapirmi sono state Alessandra Santandrea e il suo cane d’assistenza Lulú”.
Lo spettacolo nasce da un libro intitolato “Più di prima” che racconta la storia incredibile di Alessandra Santandrea e della sua cagnolina, di come quest’ultima abbia riportato in vita Sandra, la quale è stata vittima di un grave incidente stradale che l’ha resa paraplegica. “Lulú è un cane speciale, è fedele come tutti gli altri, ma ha qualcosa in più: ha ridato a Sandra un futuro pieno di speranze e progetti; l’ha riportata fuori casa e l’ha aiutata a superare la sua iniziale depressione; è stata la sua salvezza. Lulú, come dice la canzone, è una sorpresa”, mi racconta Thomas con uno sguardo carico di emozione.

Cheval è un diciannovenne pieno di speranze che ha scelto di iscriversi alla facoltà di Scienze dell’Educazione perché il sociale è un ambito che lo appassiona; per questo motivo è diventato testimonial dell’associazione di pet therapy Chiaramilla: “Sono spesso a contatto con persone paraplegiche e tetraplegiche; mi trovo bene con loro perché ogni volta ti insegnano qualcosa di nuovo, anche senza volerlo; ti fanno capire che spesso i veri disabili siano noi che ci reputiamo ‘normali'”.
L’inedito che Thomas ha da poco pubblicato è il riassunto perfetto di un legame unico, quello che lega Sandra a Lulú, una cagnolina che l’aiuta nella vita quotidiana, rendendo più semplici quelle mansioni domestiche che per chi è costretto su una sedia a rotelle non sono poi così semplici. “Mille passi” è una fotografia di questo rapporto speciale che nasce tra un essere umano e il proprio cane e, per chi ha o ha avuto al proprio fianco questo amico fedele, quest’immagine appare nitida, fin dalle prime parole. “Il brano è nato e morto tantissime volte – spiega Thomas con trasporto – è rimasto nel cassetto per due anni, ha subito svariate modifiche. La mia paura più grande era di sminuire la loro storia; volevo creare un brano “immortale”, perfetto, in grado di trasmettere, a chiunque l’ascolti, ciò che rappresentano Sandra e Lulú per noi. Da quando le ho conosciute sono nate in me tante domande, curiosità, specialmente per quel che riguarda il loro modo di comunicare. È stato proprio questo l’input da cui sono partito per scrivere e comporre “Mille passi”. Loro non possono parlare, quindi comunicano con lo sguardo e come dico sempre, dove non arrivano le parole, arriva Lulú”.

Il titolo dell’inedito fa pensare a un lungo cammino, un viaggio da percorrere “passo dopo passo”, come canta la toccante voce di Thomas Cheval: “Ho deciso di chiamarlo “Mille passi” per andare contro a quello che è il limite di chi è costretto in una sedia a rotelle. Ripeto sempre a Sandra “pensavi di non poter più camminare, invece è arrivata Lulù, che è i tuoi mille passi”. In questo mio brano sottolineo un’avventura che vivranno insieme, come se Sandra e Lulù fossero diventate una cosa sola”. Thomas ha voluto dedicare a questa coppia inscindibile un inedito che contiene riferimenti specifici alla loro vita, come una data importante, il 1° luglio del 2007, giorno in cui Lulù ha fatto il suo ingresso nella vita di Alessandra: “Ho ripreso l’inizio e la fine del libro e ne ho fatto una canzone che racchiude una storia vera, passata, presente e futura in cui possono immedesimarsi tutti quelli che hanno al loro fianco un cane”. “Mille passi” è la colonna sonora di “Più di prima”, uno spettacolo che va visto almeno una volta per soffermarsi un attimo a pensare a problematiche che spesso tendiamo a “schivare”: “Prima di conoscere loro, non sapevo molto di questo problema; spesso non sappiamo come comportarci con chi può guardarci solo dal basso verso l’alto, tendiamo a evitare certe questioni difficili da affrontare. Questo “ignorare volutamente” però ci porta a non dare il giusto valore ai dettagli. Chi è costretto su una carrozzina invece tende a fare tesoro delle più piccole cose e ci insegna a fermarci per un istante in questa vita frenetica, dove tutto corre e scorre troppo velocemente”.
Thomas, ragazzo energico e spiritoso, quando parla di ciò che lo appassiona tende ad avere lo sguardo perso, come se per qualche istante fosse totalmente rapito da ciò che gli sta a cuore. Quando a teatro ho visto Lulù aiutare Sandra a fare la valigia, rispondere al telefono, stendere i panni e apparecchiare la tavola, ho capito quanto Thomas avesse ragione a dirmi che “Più di prima” è uno spettacolo che va visto, almeno una volta. Nell’istante in cui le luci si sono spente sono rimasta immobile per un attimo e la sera sono andata a dormire con mille pensieri per la testa, il sorriso sulla labbra e le parole di Thomas che mi risuonavano nella mente: “Lulù è una forza per Sandra, ma lo è anche per tutti noi: ci ricorda di amare la vita, sempre, incondizionatamente”.

Thomas ha deciso di devolvere il ricavato del disco all’associazione Chiaramilla; per questo motivo l’inedito è acquistabile solamente online, singolarmente (http://www.itacaedizioni.it/catalogo/mille-passi-cd/) o allegato al libro “La sedia di Lulú” (http://www.itacaedizioni.it/catalo…/la-sedia-di-lulu-con-cd/), scritto da Marina Casciani e Alessandra Santandrea.

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Silvia Malacarne

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