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Da: Forza Italia Ferrara

Alcune considerazioni in merito alla questione dei test antidroga a seguito della mozione presentata nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale e approvata con diverse modifiche.

Il primo punto riguarda la proposta avanzata dalla consigliere Ferraresi, che prevedeva la periodicità dei test antidroga da effettuare in accordo con il Sert, per i rappresentanti del Consiglio Comunale e della Giunta.
Sono una persona impegnata da anni nel promuove la prevenzione e la sensibilizzazione su vari fenomeni, tra cui la lotta all’Aids, con test HIV proposti anche all’interno del Consiglio Comunale, naturalemente con segretezza dei risultati.
Ritengo profondamente sbagliato tramutare questi atti puramente volontari in adempimenti da mettere sotto la lente d’ingrandimento, tenendo presente il rispetto per privacy e riservatezza altrui. Parlo anche come farmacista: esistono patologie, come ad esempio la fibromialgia o la sclerosi multipla, per cui è previsto l’uso curativo della cannabis con prescrizione medica. Se adottassimo un metodo per certi versi coercitivo dei test, persone affette da queste patologie risulterebbero positive e messe alla berlina, sommando imbarazzo alla sofferenza della malattia. Da liberale trovo una proposta di questo tipo del tutto inaccettabile, da qualunque parte essa provenga.

Sul voler forzare questi test, inoltre, ho riscontrato – come immaginavo – una contrarietà all’interno delle stesse forze di sinistra, soprattutto da parte dei rappresentanti di movimenti impegnati nella battaglia sulla liberalizzazione delle droghe leggere, un ulteriore aspetto che andrebbe approfondito in altri momenti e in altre sedi.

Mi sento poi di aggiungere che, se proprio i test antidroga dovessero essere resi obbligatori dal legislatore, al di là della facile demagogia e delle subdole illazioni, ritengo che, in ordine di priorità, ci sarebbero una serie di categorie da vagliare prima degli amministratori pubblici. Penso in particolare a tutti coloro da cui dipenda, all’atto pratico, la vita o l’incolumità di altre persone.

Per concluedere, bene l’impegno nella lotta alle droghe, alla sensibilizzazione verso i giovani su un flagello che fa ancora numerose vittime e crea danni spesso irreversibili, ma non facciamo sprofondare anche questo tema tra le diatribe politiche di basso grado.

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