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TERZO TEMPO
Prima del Fischio d’Inizio: SPAL – Torino

Articolo pubblicato il 26 Luglio 2020, Scritto da Marcello Bergossi

Tempo di lettura: < 1 minuto


Il tennistico 1 a 6 subito dalla SPAL contro la Roma al Paolo Mazza dimostra che la testa di molti giocatori è già altrove. Partita mai in discussione con errori difensivi difficilmente affinacabili ad una categoria come la serie A. La SPAL ha 3 partite per salvare letteralmente la faccia.

La 36 giornata vede il Torino affrontare gli estensi sempre al Mazza: i granata sono ancora alla ricerca della salvezza matematica che potrebbe arrivare in caso di vittoria contro i ferraresi. Una statistica che accomuna le due squadre è quella dei goal subiti: 63 per il Torino e 70 per la SPAL dimostrando una fragilità di reparto che ha compromesso l’andamento del campionato delle due squadre. Opposto il conto delle reti segnate: 42 per il Toro e 25 per i biancoazzurri che potrebbero chiudere la stagione sotto i 30 goal fatti rinforzando la convinzione di aver disputato un campionato da dimenticare. L’unico dato confortante per le file ferraresi è il fatto che i granata non vincono a Ferrara dal 1964 (1-0 rete di Hitchens) anche se abbiamo visto che le ricorrenze datate non aiutano l’attuale compagine spallina a fare risultato.

A 3 turni dal termine di una stagione disastrose su tutti i fronti, la SPAL cerca ancora la prima vittoria dopo l’interruzione tenendo viva la speranza (Brescia permettendo) di non chiudere da fanalino di coda la compatizione.

Cover: La foto ritrae Orlando Rozzoni, che nella stagione 1958/59 segno una tripletta in maglia SPAL contro il Torino al Mazza.

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Marcello Bergossi

Marcello Bergossi è nato a Ferrara dove è cresciuto e tutt’ora vive. Lavora nell’ambito della ristorazione da più di dieci anni e ha partecipato all’organizzazione di vari festival musicali locali e negli ultimi due anni ha collaborato con Webradio Giardino come speaker radiofonico di due programmi sportivi. Segue ogni tipo di sport, in particolare Calcio, Pallacanestro e Atletica e di quest’ultimo è istruttore di primo livello dal 2010. Ha praticato anche il Parkour, disciplina che che si è impegnato a diffondere per oltre dieci anni nel territorio ferrarese.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani