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Terzo appuntamento de I Venerdì dell’Universo

Articolo pubblicato il 12 Febbraio 2020, Scritto da UNIVERSITA’ DI FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Università di Ferrara.

Sono le “Tecnologie robotiche per la medicina: sfide e opportunità” le protagoniste del terzo appuntamento de I Venerdì dell’Universo, storica rassegna di conferenze dedicate alla divulgazione scientifica, organizzata dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare in collaborazione con il Gruppo Astrofili Columbia ed Esploriamo l’Universo.

Venerdì 14 febbraio alle ore 21 alla Sala Estense a condurre il pubblico nell’esplorazione di questo tema sarà Arianna Menciassi, Professoressa ordinaria di Bioingegneria Industriale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e team leader dell’area Surgical Robotics & Allied Technologies dell’Istituto di BioRobotica

“I primi robot ad essere introdotti in sala operatoria per una reale applicazione clinica furono dei Puma 560 che venivano normalmente utilizzati in automazione industriale – anticipa la Prof.ssa Menciassi – Era il 1985, ma in poco più di 30 anni la robotica in chirurgia è diventata una tecnologia irrinunciabile per aumentare l’accuratezza, migliorare la ripetibilità e aiutare nel training di molti task complicati quanto mai essenziali. I paralleli progressi della medicina hanno cambiato i bisogni e la robotica si è dovuta adattare: adesso alla robotica si chiede di essere non-intrusiva, flessibile, a controllo condiviso, con interfacce uomo-macchina quanto mai trasparenti e di riuscire a raggiungere quei siti di terapia normalmente non raggiungibili con le procedure tradizionali.
I robot attuali e in generale le tecnologie robotiche devono rispondere a richieste sempre più pressanti di miniaturizzazione e di accesso scarless, imponendo l’uso di sorgenti esterne di energia e di potenza quali quelle dei campi magnetici, dei campi elettrici, degli ultrasuoni, in modo da avere una terapia sempre più targeted”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani