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Terza giornata Strani Giorni

Terza serata di STRANI GIORNI estate a teatro, presso Giardino Creativo di Factory Grisù, 29 agosto ore 21,30 è di scena Marco Sgarbi, voce narrante di CASA D’ALTRI di Silvio D’Arzo. Produzione Ferraraoff Teatro.
Serata ad ingresso libero.

Definito da Eugenio Montale “il racconto perfetto”, Casa d’altri riporta, con una tagliente sensibilità tutta emiliana, la lunga e scarna confessione di un’anziana lavandaia a un parroco di campagna.
Pubblicato per la prima volta da Giorgio Bassani nel 1952 su “Botteghe Oscure”, pochi mesi dopo la morte del giovanissimo autore Silvio D’Arzo (uno degli pseudonimi del reggiano Ezio Comparoni), Casa d’altri è un’opera marginale, una delle opere letterarie scritte in quel dopoguerra uscito dal travaglio della Resistenza e, per molte ragioni, vittime di un immeritato oblio. Ad affascinare Bassani è proprio il ‘margine’, che infatti diviene spesso tema dei suoi scritti.
A venti anni dalla pubblicazione, Bassani scrisse anche una recensione del racconto di Silvio D’Arzo, e lo stesso fece per altre opere precedentemente pubblicate, in modo da “rimetterle al mondo e farle rivivere”.
STRANI GIORNI estate a teatro 2018 è una rassegna di cinque spettacoli realizzati da compagnie, gruppi, coppie o singoli artisti (attori, attrici, drammaturghi, drammaturghe, registi e registe) che sono nati a Ferrara, ma ora risiedono per motivi professionali fuori dalla città estense (prevalentemente a Roma) e che ritornano nella loro città per presentare le loro ultime produzioni.
La finalità della rassegna, oltre che per riaccogliere eccellenze ferraresi sparse per l’Italia, è quella di incentivare e consolidare sul territorio la realtà del Giardino Creativo di Factory Grisù situato nella cosiddetta zona GAD di Ferrara, uno dei quartieri più belli e interessanti della città, che necessita di ritrovare la sua storia, la sua identità anche attraverso attività di integrazione e inclusione.

Da: Autori a Corte

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)