Terremoto Croazia. La Regione Emilia-Romagna, capofila del programma Adrion, pronta a riorientare le azioni di cooperazione territoriale europea per sostenere il Paese colpito dal sisma. Bonaccini e Schlein: “Doveroso aiutare il popolo croato in questo momento di estrema difficoltà”
L’Ente di viale Aldo Moro, autorità di gestione della macrostrategia adriatico-ionica, è anche partner di un progetto con la città croata di Zara per la predisposizione di sistemi innovativi di risposta alle emergenze dovute a catastrofi naturali. L’esperienza maturata nella ricostruzione post sisma messa a servizio del Paese croato
Bologna – La Croazia chiama, l’Emilia-Romagna risponde. La Regione, come Ente capofila del programma europeo Adrion che interessa l’area adriatico-ionica, è infatti pronta a riorientare le azioni di cooperazione territoriale europea per sostenere il Paese colpito dal terremoto.
Ad annunciarlo, il presidente Stefano Bonaccini e la vicepresidente con delega ai Rapporti con l’Ue, Elly Schlein: “Il sisma che ha colpito ieri la Croazia spinge la nostra Regione, da sempre in prima linea quando si parla di progetti internazionali di cooperazione e solidarietà, ad intervenire per riorientare la programmazione prevista nell’ambito del progetto Adrion, di cui è capofila. In questo momento di estrema difficoltà è doveroso esprimere la nostra vicinanza e fare quanto è in nostro potere per aiutare il popolo croato, a cui già ieri nell’immediatezza dell’evento avevamo mandato l’abbraccio e la vicinanza della comunità emiliano-romagnola”.
Quello tra la Regione Emilia-Romagna e il Paese croato è un rapporto legato non solo al programma Adrion, ma anche al progetto Firespill, di cui è capofila la città croata di Zara (Zadar) e viale Aldo Moro partner, finalizzato alla predisposizione di sistemi innovativi per reagire all’emergenza immediata da catastrofi naturali.
“Proprio in questo contesto- aggiungono presidente e vicepresidente- stiamo mettendo a disposizione della Croazia l’esperienza maturata negli anni della ricostruzione post sisma, a partire da soluzioni informative per la rilevazione dei danni alle strutture fisiche e il dispiegamento immediato dei servizi di prima necessità alla popolazione, come quelli sanitari, alimentari e logistici. Un progetto- chiudono Bonaccini e Schlein- che oggi è finanziato da Italia-Croazia, ma che potrà verosimilmente diventare un esempio di policy su cui impostare i prossimi bandi di Adrion già nel corso del 2021”.
Il programma Adrion
Il programma di cooperazione territoriale transnazionale Adrion – che attraverso il finanziamento di progetti attua la macrostrategia adriatico-ionica Eusair messa in opera dalla Commissione europea – coinvolge 9 Paesi che si affacciano sull’Adriatico o comunque della Regione dei Balcani Occidentali, e che contano circa 70 milioni di abitanti. Oltre all’Italia (Regioni Adriatiche) e alla Croazia, ne fanno parte Slovenia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia, Albania, Grecia e Nord Macedonia. La Regione Emilia-Romagna è stata confermata Autorità di gestione del Programma anche per il prossimo periodo di programmazione dei Fondi europei per la Politica di Coesione 2021-2027, dopo aver già ricoperto questo ruolo nel precedente settennato.
Il programma è finanziato per 120 milioni di euro nel periodo 2021/2027 direttamente dalla Commissione europea, per conto della quale opera la Regione Emilia-Romagna; si rivolge ad amministrazioni pubbliche e partner privati per progetti in materia di sostenibilità, innovazione e digitalizzazione.
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