Skip to main content

Terminare Tagliani: appello a Ferrara

da: Roberto Guerra

Ferrara è anomala anche nelle anomalie: che senso hanno liste capolavoro di appoggio a Tagliani, persino voltagabbana ex PDL, con opposizioni amebe come noto e prevedibilmente neppure al ballottaggio? Che senso ha la svolta renziana a Ferrara con un PD locale incapace di rinnovarsi, anzi al livello estremo assolutamente cattocomunista e regressivo, moderatismo e inciucismo da rimpiangere persino la DC di Fanfani e Aldo Moro? Non resta anche per il dopo elezioni, che invitare a mobilitare sul serio, non solo nella Piazza di Internet, le microforze storiche potenzialmente rivoluzionarie, al di là di ogni obsoleto ideologismo, destra o sinistra.
Si lasci perdere a Ferrara anche certo dibattito intellettuale su Renzi salvatore dell’Italia e della sinistra o flop o peggio, qua a Ferrara non c’entra nulla, il problema è strutturale e solo se Tagliani (e il suo regime) in qualche modo sarà contestato costantemente e visibilmente da una maggioranza di liberi cittadini, anche se ha già vinto elezioni ora inutili, quantomeno si incrinerà il regime locale.
Che aspettano gli studenti? Silenzio e tutti già prenotati per l’estero e fuori mura? Che aspettanto i 10000 artisti di Ferrara? Silenzio e le briciole per qualche concerto, performance eccetera? Che aspetta certa intellighenzia di sinistra locale ben nota, magari ideologica e obsoleta certo ma certamente di stoffa culturale non banale, un poco di dignità e libertà concreta per il futuro di Ferrara davvero impossibile, gli basta celebrare la Resistenza, assistere a l’Internazionale ecc. con la città in piena decadenza prossimo ventura? Lo stesso Franceschini, anche volendo, miracoli non li farà, non è San o Papa Francesco. Possibile che figure otsiders stesse come Tavolazzi, Viola, Gianluca La Villa, Zambelli, Giardini e pochi altri, tutti i limiti che si vogliano, io stesso mi permetto, piaccia o meno fuori da ogni casta locale, debbano sempre predicare nel deserto o quasi, inutili anche come semplice stimolo d’innovazione per svegliare la città e indicare nuove rotte? Gli stessi giovani più o meno renziani del PD davvero sono fuori dalla realtà e non captano la fine – numeri elettorali o meno- del vecchio regime Sateriale-Tagliani ….. ecc. E molti stessi onesti (vecchi) comunisti…giovani da 80 anni.., molti a Ferrara per fortuna (nel senso che l’aumento della vita media mica è negativo!!!) davvero gli va bene un 50 enne come Tagliani e falsi compagni … già metaforicamente (ma purtroppo pragmaticamente..). più rimbambito di loro? E la stampa stessa, davvero impossibile, al di là delle contingenze, dei leccalecca, giornalisti con maggiore coraggio e passione per la verità e la critica radicale?
Ferrara AUT AUT nel 2014 o GAME Over nel 2020, altro che business plan o smart city 1.0!

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)