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Da organizzatori

venerdì 23 Febbraio 2018 – Korova Milk Bar – Via Croce Bianca 51 – Ferrara – Ingresso libero – inizio ore 21.00

Teo Ho, nome d’arte di Matteo Bosco, ha scelto di definirsi “osservatore friulano”, anche se la categoria di cantautore non è certamente fuoriluogo. Le sue canzoni sono nate da anni di live in giro per i locali della zona, oppure ancora suonando in strada o ancora durante il periodo in cui ha vissuto a Milano, ed è solo nel 2017 che arriva la scelta di entrare in studio e registrare il disco di esordio, “I Gatti Di Lenin”, realizzato proprio a Udine con la collaborazione di Matteo Dainese (Il Cane, Ulan Bator e molti altri). Si tratta di un disco essenziale, dove le sovraincisioni sono ridotte al minimo, per poter riprodurre l’effetto del live. I brani nascono quasi sempre dal testo, dall’esigenza di raccontare, anche se non necessariamente secondo una classica forma narrativa. Infatti una delle passioni di sempre di Matteo Bosco è la poesia, che ha studiato, scritto e pubblicato. “Ho sempre scritto tutto quello che non era abbastanza forte da poter essere ricordato, o che lo era troppo.” racconta il cantautore “È normale, pensando che nelle mie canzoni nasce sempre prima il testo e questo si forma dal contatto con la gente. Riassumendo: tanti live, tanta musica in strada, un solo disco. Con questi due strumenti, pensieri e suoni, si possono “disegnare” infinite storie: tutte quelle che una persona osserva o da cui è osservato durante il giorno”. La musica di Teo Ho ha forti legami con la tradizione della canzone d’autore, da Francesco De Gregori a Dylan o ancora De André, anche se l’influenza riguarda più lo spirito e l’attitudine che non la forma. Il titolo dell’album, “I Gatti Di Lenin” fa presupporre l’esistenza di riferimenti “politici” nel disco ma questi sono ben mascherati, e soltanto in un brano, “Genova, Berretto Di Lana”, diventano espliciti, sulle vicende del G8, mentre per l’autore è “La Volpe E L’Uva” ad essere il brano più diretto, perché mette in mostra le contraddizioni, anche se in ambito privato e sentimentale, mentre “Mr Sands” parla del volto di Bobby Sands sui murales di Belfast, anche qui, in maniera poetica, e come un sognatore.

Tracklist: 1. Hamlin / 2. Il Gatto Di Lenin / 3. Mr. Sands / 4. Genova, Berretto Di Lana / 5. Incastrati Sui Ponteggi / 6. La Volpe E L’Uva / 7. 1986 / 8. Le Fate Nude / 9. Rimboccare Marciapiedi / 10. 9 Per

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